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Life, Love, Passion

Njivize – Isola di Krk, Croazia

    Per noi triestini la Croazia è dietro casa, il weekend che non serve programmare. Quello che salva la vita quando si ha voglia di mare ( splendido ),…

 

 

Per noi triestini la Croazia è dietro casa,

il weekend che non serve programmare.

Quello che salva la vita quando si ha voglia di mare ( splendido ),

sole, relax e buon cibo.

Un weekend troppo breve per essere definito tale

quindi abbiamo deciso di non macinare km e

Krk,

dopo la costruzione del ponte, è la meta perfetta.

Mare cristallino, spiagge nascoste e semideserte anche a luglio,

paesini di pescatori con quel fascino anni ‘80 che è tornato così di moda.

 

 

La mia prima volta a Njivize,

piccolo paesino ex borgo di pescatori.

Al centro del paese il porticciolo con ai bordi,

su entrambi i lati, distese di spiagge.

Tutta la vita di Njivice si sviluppa qui, tra ristoranti vista mare,

baretti, pasticcerie e localini colorati.

Questa è zona di acqua frescolina ma ti

tuffi e ne esci soda come un ovetto.

 

 

Abbiamo dormito in una casetta privata carinissima,

con un giardino rigoglioso che Versailles è roba per dilettanti.

Si chiama “ Lavanda “ ma ho scoperto che di lavanda ce n’è molta in paese

perciò pure le altre si chiamano così quindi, se desiderate la geolocalizzazione,

scrivetemi e vi mando il contatto dell’host.

 

 

Abbiamo mangiato burek, cévapčići, palacinke.

Bevuto Radler e Pelinkovac.

Troppo. Di tutto.

{ per la cronaca stiamo ancora digerendo ma queste sono quelle cose

che ogni volta che vieni qui ti sembrano irrinunciabili }.

 

 

 

E dulcis in fundo ci siamo rilassati in una baia dove gli unici umani eravamo noi.

E solo noi.

 

 

Questo amo perdutamente della Croazia.

 

 

 

 

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Bahrain – Un racconto mediorientale tra petrolio, perle e palme!

  Una storia d’amore combattuta la mia,  con il Medio Oriente. Sono andata in Egitto la prima volta l’anno della maturità  ( scolastica, non generale ). Mi sono innamorata (…

 

Una storia d’amore combattuta la mia,  con il Medio Oriente.

Sono andata in Egitto la prima volta l’anno della maturità  ( scolastica, non generale ).

Mi sono innamorata ( pure in senso letterale 🙂 ! )

Sono tornata con gli occhi a cuore per la meraviglia che ho visto che Luxor, le tombe, le piramidi e tutto il loro cucuzzaro sono da vedere almeno una volta nella vita e ti lasciano senza parole. Mi sono ripromessa di andare a curiosare altri paesi  e in un paio d’anni ho visitato Turchia, Libano, Emirati Arabi, Oman, Giordania, Qatar

( e forse ancora qualcos’altro che non ricordo ).

Sono fortemente attratta dalla storia così diversa,  dai colori, dalla musica, dagli odori.
E poi i sapori, che cerco di riprodurre a casa ma risultano essere

sempre un surrogato brutta copia dell’originale.

Mi sono chiesta spesso se solo il mio famoso entusiasmo

così ho deciso di volare altrove ma poi mi torna il friccichìo

e trovo qualche paesino inesplorato.

Ed eccomi qui.

 

 

Fino al 1932 l’economia del Bahrein si basava principalmente
sull’esportazione di perle.
Le barche uscivano periodicamente a caccia di
ostriche per rifornire di perle il mondo intero.
Solo dalla metà degli anni ’30, quando scoprirono di
vivere su giacimenti di petrolio, l’economia barenita cambiò radicalmente.
Ora è basata quasi totalmente sull’esportazione
di petrolio, gas naturale e turismo (pochissimo ) che
arriva principalmente dalla
vicina Arabia Saudita.

 

 

Il BWTC
Bahrain World Trade Center
è un edificio alto 240 metri e
si trova a Manama, capitale
del Bahrain.
E il primo grattacielo al
mondo che integra delle
turbine eoliche nella sua
struttura.

 

 

La Grande Moschea Al-Fateh (“Masjid al-Fatih” )

è una delle più grandi moschee al mondo ed è il più
grande edificio religioso del Bahrain.
Ha due minareti e una sola cupola!

 

 

Qal’at al-Bahrayn conosciuto anche col nome di Fortezza del Bahrain o di Fortezza portoghese, un tempo era la capitale della Cultura Dilmun, mentre in epoca più recente è stato utilizzato come fortezza portoghese.

Dal 2005
è nell’elenco dei
Patrimoni dell’umanità
dell’UNESCO.
Tipico tell,
ovvero una collinetta
artificiale venutasi a creare
per la sovrapposizione di
successivi strati dovuti
all’occupazione umana.

Per raggiungerlo una strada
bellissima che costeggia il mare.

Al centro del fortino.
Con lo skyline di Manama alle spalle.
Questa cosa l’ho vista spesso ma ogni volta mi fa un certo effetto pensare di essere con
i piedi letteralmente nel passato ed avere davanti a me il presente.

 

 

A Manama, la capitale, c’è un Souk che io ricorderò per la semplicità e la poca “vita” mediorientale ma soprattutto per la quantità di negozi di profumi.

Le essenze che vengono prodotte in medio oriente sono tanto concentrate
quanto famose.
Vengono vendute in piccole boccette chiccosissime e si applicano come fosse olio attraverso una bacchetta o una sfera perchè bastano davvero poche gocce.

 

 

Ma la cosa più curiosa è la situazione turismo.

Noi siamo arrivati in Bahrain di lunedì e l’hotel era deserto.
Il giovedì, come per magia, si è popolato.
Pieno, tanto da dover prenotare le sdraio in spiaggia.
Ci hanno spiegato che è il turismo del fine settimana, ormai prerogativa dell’Arabia
Saudita, perché qui è permesso tutto ciò che non è permesso laggiù.
Cosi il giovedì sera, inizio del loro weekend, si ritrovano alla dogana sul ponte König
Fahd e, una volta superato, si tuffano nella vita sociale e notturna del Bahrain dove
alcool&rock’n’roll sono i benvenuti.

 

 

Il ponte Re Fahd  è una tratta di 25 km di ponti e dighe che collega
l’Arabia Saudita al Bahrein. È abbastanza surreale da percorrere.

Mi ha ricordato, per un momento, i tanti ponti delle Lofoten.

 

 

 

E ultimo ma non ultimo il Bahrain International Circuit.

E’ un circuito automobilistico costruito alla periferia di Manama, capitale del Bahrain, per ospitare a partire dal 2004 il Gran Premio del Bahrain di Formula 1 e altre competizioni.

Posizionato al centro di un deserto, il circuito soffre del problema della sabbia soffiata dal vento sulla pista che può compromettere la regolarità delle gare. Per alleviare ciò gli organizzatori usano uno speciale spray adesivo con cui vengono trattate le zone sabbiose immediatamente intorno al tracciato.

 

 

Il Bahrain è perfetto per un weekend lungo.

Noi siamo partiti da Lubiana, abbiamo fatto scalo a Istanbul

e siamo atterrati a Manama la mattina all’alba così ci siamo conquistati una giornata intera.

Abbiamo alloggiato al Sofitel Bahrain Zallaq Thalassa sea & spa

che si è meritato un post a parte data la sua bellezza 🙂

 

 

 

 

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One day at the lake – Lago di Como

  Grazie ai trasporti eccezionali e coordinati perfettamente ( o forse siamo noi ad avere una coordinazione perfetta 😉 ) è possibile dedicare anche una sola giornata al Lago di…

 

Grazie ai trasporti eccezionali e coordinati perfettamente

( o forse siamo noi ad avere una coordinazione perfetta 😉 )

è possibile dedicare anche una sola giornata al Lago di Como.

 

Noi siamo partiti da Bellagio dove ci siamo fermati a pranzo

in un posticino così carino che merita un passaggio.

Immerso nel verde delle colline con gli animali al pascolo

e con un affaccio strepitoso sul lago.

In menù polenta uncia e pizzoccheri

che se riesci a digerirli con 38 gradi,

nella vita puoi affrontare tutto.

 

 

 

Da Bellagio abbiamo preso

il battello che ci ha portati a Varenna

( e ritorno )

Poco da dire a riguardo.

Una cartolina.

Casette colorate,

viuzze ripide di ciottoli

e localini accoglienti.

Poi ci siamo imbarcati sul traghetto

che ci ha portato a Cadenabbia

e da lì siamo scesi costeggiando il lago.

 

 

E per finire poi la magia.

A cena in un luogo incantato.

Di quelli che ti lasciano senza parole.

Una favolosa terrazza che domina tutto il primo bacino del magico Lago di Como.

Ve lo racconto presto perché merita uno spazietto suo!

 

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Salty – Sea Style

  SALTY è una dichiarazione d’amore al mare.       Salty è nato da poco. Salty parte dal cuore e arriva al cuore. Salty è Roberta. Una lunga storia…

 

SALTY è una dichiarazione d’amore al mare.

 

 

 

Salty è nato da poco.

Salty parte dal cuore e arriva al cuore.

Salty è Roberta.

Una lunga storia di mare, di vita vissuta intensamente, di cambi di rotta, di passioni, di cuore.

Per me è ancora più emozionante perchè Roberta la conosco da sempre e ho seguito tutto il suo peregrinare.

Ho visto nascere Salty e me ne sono innamorata subito.

Roberta ha creato per me degli oggetti meravigliosi, tra i quali una collana con una stella al centro che non tolgo mai.

 

 

Ma la cosa più bella e più emozionante è stata creare una linea di collane che porta il nome della mia mamma, Loredana.

Sono quelle emozioni che ti travolgono e che ci metti un pò a metabolizzare ma che ti fanno capire che la bellezza sta davvero nelle piccole cose, come una collana da appendere al collo che ad ogni movimento accarezza il cuore.

 

 

Ho chiesto a Roberta di raccontarmi di Salty, per non togliere nulla della magia di questa creatura del mare.

 

” Il mare è il luogo più bello che conosca e la passione per gli accessori, quelli semplici ma unici, mi ha portata a decidere di creare SALTY dove mare e vela la faranno da padroni.

Realizzo pezzi unici, fatti a mano e personalizzabili secondo i tuoi desideri.

Simboli, lettere, parole e numeri che racchiudono o evocano un’emozione, un’immagine o un ricordo.

Sono triestina di nascita, mare e vela sono stati la mia vita fino a circa una decina di anni fa.

Ma il mare mi manca, mi manca viverlo o semplicemente guardarlo così, per un attimo, percorrendo le rive triestine e i lungomari dei posti di mare dove ho vissuto negli anni.

Per vari motivi mi sono avvicinata alla lavorazione dei metalli e disegnando tutt’altro, ho iniziato ad immaginare di creare qualcosa legato al mare.

Ogni progetto deve fare capo ad un nome e ad un simbolo.

Ho scelto SALTY perché vive in me ogni giorno quella che io definisco “ la magnifica sensazione del sale tra i capelli ”, sensazione indelebile delle lunghe e interminabili giornate di barca che negli anni ho potuto vivere.

Quando ho iniziato a progettare il logo di SALTY continuavo ad immaginare una balena nella grafica, alla fine ho optato per la sua coda.

 

 

Curiosando nel web ho trovato questa frase:

“La balena rappresenta la rinascita emotiva dopo aver attraversato qualcosa di impegnativo nella tua vita. Simbolizza la creatività senza limiti che renderà possibili tutti i tuoi sogni più grandi. Ti aiuterà a realizzare i tuoi sogni mantenendoti ispirato. Ti motiverà ad andare avanti, anche affrontando sfide difficili.”

Ho aggiunto un cuoricino.

Il logo racchiude decisamente tutto quello che sono io e quello che è e sarà SALTY.

Come materiale base utilizzo l’ottone per tre motivi:

  • è un elemento utilizzato molto sulle barche d’epoca;
  • ha un colore ed una lucentezza incredibile;
  • porta beneficio al nostro corpo.

Ho iniziato a fare i primi disegni, a tagliare i primi pezzi, mi sono confrontata a lungo con i mastri orafi che seguono il mio progetto legato al Golf, ho iniziato a far vedere qualcosa di quanto producevo alle persone che mi stavano intorno e che mi hanno consigliato di provare a fare il tutto sotto un altro punto di vista: creare dei gioielli in modo da trasmettere questa passione per il mare anche ad altre persone.

Ho fatto dei test, ho iniziato a “navigare” per i mercatini e quello che creo è piaciuto e sta avendo un piccolo successo pur essendo un progetto molto molto giovane.

Amo SALTY perché è caratterizzato da pezzi unici come uniche sono le emozioni generate dal mondo marino.

Quando disegno taglio l’ottone e rifinisco i pezzi, mi sento in mezzo al mare e questo mi fa stare bene “.

 

Avrei voluto postare migliaia di foto perchè ogni gioiello, ogni oggetto, ogni collanina, ogni ciondolo sono emozione allo stato puro.

Se andate sulla sua Pagina Instagram potete ammirare tutte le sue creazioni, scriverle, chiedere informazioni, dialogare con lei e, ultimo ma non ultimo, ordinare il vostro pezzo unico, fatto apposta per voi.

 

Salty SeaStyle

 

 

 

 

 

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Fonti del Clitunno, Umbria

  “Hai mai veduto le Fonti del Clitunno? Se non ancora, e credo di no, altrimenti me ne avresti parlato, valle a vedere. Io l’ho viste da poco e mi…

 

“Hai mai veduto le Fonti del Clitunno?

Se non ancora, e credo di no, altrimenti me ne avresti parlato,

valle a vedere.

Io l’ho viste da poco e mi rammarico di averlo fatto troppo tardi”.

Plinio il Giovane a un amico.

 

 

📍 Fonti del Clitunno, Umbria

 

Un Parco storico con un laghetto contenente numerosissime specie vegetali che contribuiscono a dare quella caratteristica per cui le Fonti del Clitunno sono così famose.
Salici piangenti così di moda a Parigi negli anni ‘40,

che qui rinfrescano le passeggiate sul lungo lago nelle torride giornate estive.
Un luogo incantato nel cuore dell’Umbria.
Questa è la stagione perfetta per una gita enogastronomica immersi nella natura.
Io amo moltissimo questo luogo di pace così silenzioso eppure così pieno di energia.

 

 

 

Accanto al Parco,

Il Ristorante Fonti del Clitunno,

tipica Osteria umbra che offre i piatti della tradizione e i prodotti del territorio.

Affaccio sul Parco, silenzio totale e modalità zen.

 

 

A Campello sul Clitunno,

Il Castello di Campello,

5 minuti dal Parco, per chi vuole alloggiare in zona.

Spaziosi appartamenti arredati con gusto e dotati di ogni comfort,

sauna compresa.

 

Infine il Wine Bar Fonti del Clitunno,

che conosco molto bene.

Colazione sulla terrazza nelle mattinate umbre.

Croccanti cornetti, profumati caffè ma soprattutto la terrazza che affaccia sul Parco.

Potete anche pranzare o fare l’aperitivo.

O semplicemente sedervi lì e lasciarvi avvolgere dalla natura.

 

 

 

 

Per tutte le info dettagliate cliccate: 

Fonti del Clitunno

 

 

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Monte Lussari, Tarvisio, FVG

  Il Monte Lussari, all’estremo nordest dell’Italia, con il suo santuario europeo è meta di pellegrinaggio dei popoli latini, germanici e slavi. Secondo un’antica tradizione, il santuario nasce nel 1360…

 

Il Monte Lussari,

all’estremo nordest

dell’Italia, con il suo

santuario europeo è meta di

pellegrinaggio dei popoli

latini, germanici e slavi.

Secondo un’antica

tradizione,

il santuario

nasce nel 1360 in seguito a una serie di fatti miracolosi.

E questo posto è davvero un po’ magico.

Mancavo da tanti anni e domenica,

grazie a degli amici super intraprendenti e organizzati,

ci ho finalmente fatto ritorno e l’emozione

è rimasta sempre la stessa.

 

 

 

A 1789 mt di altezza

 è una chicca del Friuli Venezia Giulia

ed è raggiungibile a piedi con una passeggiata di circa 3 ore

attraverso il famoso del Sentiero del Pellegrino

o attraverso la strada forestale

che parte in corrispondenza dell’agriturismo Prati Oiztinger.

Con quasi 1000 m di dislivello è catalogata come impegnativa.

Richiede, dunque, un’ottima attitudine a camminare,

anche vista la lunghezza del percorso totale.

 

 

Altrimenti,

come abbiamo scelto di fare noi,

si può salire con la cabinovia,

in circa 15 minuti ( costo € 14, 00 a/r ),

dalla frazione di Camporosso,

fin sulla cima, ai piedi del borgo abitato ed all’inizio delle piste da sci,

famose per aver ospitato  la Coppa del Mondo di sci alpino femminile

nel 2007, nel 2009, e nel 2011.

 

 

Noi abbiamo passeggiato tra i negozietti del borgo

e poi pranzato al Rifugio Locanda Al Convento

dove si può anche fermarsi a dormire –

vista montagne innevate e assolate.

Abbiamo goduto del silenzio e della bellezza dei monti e della loro magia.

 

 

Notizie importanti:

 

Cabinovia aperta tutto l’anno.

Piste da sci per sciatori esperti.

Sentieri che partono dalla base, a Camporosso, catalogati come impegnativi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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