Qualche piano oltre

“ Immagina di entrare in un ascensore e premere il tasto del tuo piano.
Immagina che l’ascensore non si fermi, ma prosegua ininterrottamente la sua corsa.
Immagina che all’aprirsi delle porte la familiare realtà sia completamente trasformata.
Ora immagina che sia tutto vero “.

Trieste, anni ‘70.
Paolo e Sara e la loro grande amicizia.
Una storia che incalza e travolge.
Una storia di amicizia, di amore, di mostri intrappolati in fogli di carta e nell’anima.
Una storia di memoria e di ricordi sfuocati.
Una storia di luci e di ombre.
Una storia di vita e di morte.
Una storia talmente profonda che vi colpirà al cuore e vi farà pensare, tanto.
Perché sfida il tempo e lo spazio ma soprattutto perché, con delicatezza e sapiente maestrìa, vi accompagnerà nel profondo dell’animo umano.

Vi avevo già parlato di lei e dei suoi racconti.
Questo è il suo primo romanzo.
Ma rischio e spoilero: qualcosa bolle nella sua pentola ed io non vedo l’ora di scoprire cosa ci presenterà stavolta.
Odio i buoni propositi e altrettanto gli ottimi consigli ma stavolta non posso che dirvi: leggetelo!

Vi avevo già parlato di lei:

Sabrina Gregori.
Attrice, regista e sceneggiatrice teatrale, cantante per passione, scrittrice per liberarsi perché “ scrivere è un atto liberatorio.
È espressione della propria creatività, è libera manifestazione di pensiero, a volte così libera da non renderci conto di cosa ci sia dietro alle parole che abbiamo messo sulla carta “.
Se volete sapere qualcosa di lei perché, ahimè, è poco social 😜

 

cliccate qui:
http://m.sabrinagregori.it/scrittura/