La mia terza volta a Istanbul.

Per un weekend di solo relax, bagni turchi, scrub e massaggi.

Queste le aspettative.

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È finita che,

grazie alla meravigliosa guida di Scoprire Istanbul,

abbiamo battuto la città da cima a fondo,

da Sultanahmet al Bosforo,

da Piazza Taksim a Sirkeci,

da Galata a Eminönü.

 

Km e km a piedi ma anche ore di chiacchiere,

centinaia di foto,

litri di vino bianco

ma soprattutto hummus come se non ci fosse un domani.

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La Moschea Blu in ristrutturazione da sempre e per sempre,

Aya Sofia che rivederla è ogni volta una meraviglia,

il Bosforo che incanta,

la stazione ferroviaria di Sirkeci dove,

in un battito di ciglia, ti ritrovi a Costantinopoli,

passeggero di quell’Orient Express in arrivo da Parigi

che ancora mantiene intatta la sua magia.

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Ed è proprio grazie al mio amore smisurato per l’Orient Express

che non potevamo che alloggiare al Pera Palace Hotel. 

Dove nella stanza 411

Agatha Christie scrisse quello che resta tra i miei libri preferiti di sempre,

quello che il film me lo sono guardato in volo

e il libro me lo sono riletto a bordo piscina nell’unico giorno di relax meritato

quanto una pizza la domenica dopo una settimana di dieta.

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Ebbene, il mio relax, i mei bagni turchi, i miei scrub ed i miei massaggi

sono durati un’intera mattinata

– che pare tanto ma è niente per chi,

come me,

sperava in un rave in una SPA da capogiro.

Sono stati giorni pieni di allegria, di sorrisi e di gioia.

Sono stati giorni di grande fermento in una città che non si ferma mai

e che bolle come una pentola sul fuoco

perché Istanbul è in continuo divenire.

Erano anni che mancavo e l’ho trovata piena di energia,

di vitalità,

di forza.

Abbiamo mangiato in locali così cool che ciaone,

abbiamo banchettato con un branzino al sale

che richiede un’intera squadra di pompieri solo per la presentazione

ma della bontà ne vogliamo parlare?

Abbiamo bevuto talmente tanto thè caldo

che forse ci siamo purificati anche senza scendere in SPA ogni sera.

Abbiamo abbandonato i selfie per non mollare bicchieri e posate

ergo le uniche foto tutti insieme sono a tavola

dove i camerieri impietositi ci hanno immortalato.

L’equazione, per noi, resta panza piena e sorrisi a profusione.

Ma soprattutto abbiamo pianificato: viaggi, incontri, vita.

Abbiamo respirato a pieni polmoni e ci siamo rigenerati.

Ti ho salutato con un un velo di tristezza nel cuore

ma sono certa che ci rivedremo perché la magia che ti avvolge è unica, davvero! 

 

A cena da Meze by Lemon Tree non potete mancare:

lo chef reinterpreta la cucina turca. 

Scegliete il menù degustazione e tuffatevi nelle decine di ” meze ”

– antipasti –

che vi verranno serviti.

Cibo buonissimo ed in quanto a gentilezza i migliori!

Prenotate qualche giorno prima perchè è davvero richiestissimo

ed ha pochi tavoli.

Se, invece, volete mangiare pesce fresco,

andate al Sur Balık Restoran Cihangir ,

all’ultimo piano di un palazzo con vista spettacolare sul Bosforo.

Il nostro branzino al sale meritava anche solo per

la presentazione con spettacolo pirotecnico.

Abbiamo alloggiato al Pera Palace Hotel:

ci ha vissuto Agatha Christie

e nella stanza 411 ha scritto Assassinio Sull’Orient Express.

Questo potrebbe già bastare.

Aggiungeteci una location da sogno sul Bosforo, 

una SPA con piscina, bagno turco, sauna e tepidarium

e colazioni spadellate al momento ed il gioco è fatto.

Vi conquisterà.

Tutt’altro che economico ma vale la pena.

P.S. E’ aperto al pubblico per visitarlo avendo al suo interno il primo ascensore

installato in Turchia.

Per quanto riguarda la guida,

mai più senza.

Noi siamo andati alla scoperta della città con Emre di

Scoprire Istanbul

e non posso fare altro che consigliarveli.

Ti cuciono addosso il tour e ti immergono nella bellezza della città