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Tag: Trieste

Andando per cantine carsiche alla ricerca del gusto giusto!

Succede che tre maschi scelgano me per accompagnarli in un tour di cantine alla scelta del vino giusto, del salume giusto, del formaggio giusto.   Sono uno chef, un fotografo…

  1. Succede che tre maschi scelgano me
  2. per accompagnarli in un tour di cantine alla scelta
  3. del vino giusto,
  4. del salume giusto,
  5. del formaggio giusto.

 

  1. Sono uno chef, un fotografo ed il gestore della nuova enoteca che aprirà prossimamente in città.
  2. Scelgono me probabilmente perchè degusto con gusto ed è un piacere portarmi in giro 😉

 

Tant’è che io c’ero!

E son soddisfazioni, credetemi!

 

  1. Perchè credo fortemente nei progetti condivisi,
  2. nelle menti opposte che cercano di comunicare,
  3. nei punti di vista differenti che lavorano ad un progetto comune.

 

 

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  1. In un sabato mattina umidiccio, con una pioggerellina che è fastidiosa come una birra calda quando fuori ci sono 40 gradi,
  2. noi partiamo alla ricerca del gusto giusto!

 

  1. Sono assaggi e assaggi e assaggi.
  2. Tanti.
  3. Terrano, Vitovska, Malvasia, bollicine rosate
  4. e poi salumi ( parecchi )
  5. e formaggi ( forse troppi, ma di formaggi non ne abbiamo mai abbastanza! ).

 

  1. Confetture e miele interessano solo a me che,
  2. ferma a leggere etichette homemade,
  3. mi ritrovo sola perchè loro – come cani da tartufo – seguendo il profumo di salame e prosciutto crudo
  4. si ritrovano in cantina, felici come tre bambini da Toy’s r us!

 

 

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  1. Di bello c’è che io punto alle botti 🙂
  2. mentre loro ascoltano rapiti il racconto di Irena dell’agriturismo Bajta di Sales, 
  3. relativo al processo di preparazione dei salumi
  4. da cui siamo circondati.

 

  1. L’idea è di vendere prodotti che non fanno parte della grande distribuzione preferendo, quindi,
  2. aziende agricole del territorio e prodotti a km 0.

 

 

 

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  1. Tra storie di famiglia, di viaggi, di progetti, di vita carsica,
  2. arriviamo al momento tanto atteso:
  3. si assaggia!

 

  1. E gli assaggi sono tanti perchè Irena ci travolge
  2. e nel raccontarsi con passione brindiamo due, tre, quattro volte.
  3. Il caminetto è acceso e fuori continua a piovigginare
  4. ma io non sono mai stata meglio.
  5. Sarà il vino,
  6. sarà che – unica femmina tra maschi è una certezza sempre,
  7. sarà che sono partita convinta che mi sarei divertita,
  8. tant’è che spero proprio che di cantine s’abbiano da provare ancora molte 😉
  9. ( che la scelta dei prodotti da vendere in un’enoteca è cosa seria, non bisogna dimenticarlo! )

 

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  1. Io voto pisolino pomeridiano nell’agriturismo ma i tre moschettieri decidono che bisogna tornare a casa
  2. …per riportarmi prestissimo in altre cantine che giugno arriva presto ed il frigo della nuova enoteca chiama 😉

 

 

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Ph. PhotofeliceSo

Le foto sono state scattate presso Agriturismo Bajta di Sales – Trieste

 

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Le Vie delle Foto – Mostra Fotografica a Trieste!

      Parliamo de Le Vie delle Foto  – Mostra Fotografica a Trieste – che quando si tratta di foto sono felice sempre ♥       Avevo proprio voglia…

 

 

 

  1. Parliamo de Le Vie delle Foto  – Mostra Fotografica a Trieste – che quando si tratta di foto sono felice sempre ♥

 

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  1. Avevo proprio voglia di intervistarla, quel vulcano della Simeone.
  2. Due le possibilità: o andare a correre con lei la mattina alle 5 che da qualche mese si allena per la maratona
  3. oppure brindare insieme in una serata per sole ragazze.
  4. Opto prepotentemente per la seconda, intanto preparo le domande.
  1. Linda la conosco da qualche anno ormai,
  2. è stata coraggiosissima ed ha creduto nella mia arte fotografica facendomi partecipare alla prima edizione de
  3. Le Vie delle Foto qualche anno fa ! 

 

 

 

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  1. Le Vie delle Foto è una mostra fotografica collettiva che quest’anno si ripete per il sesto anno e si svolgerà dall’ 1 al 30 aprile.

 

 

  1. 97 fotografi che espongono in 63 locali.
  2. Fotografi scelti per tema.
  3. Professionisti e non.
  4. La mente di tutto è Linda Simeone che ha sintetizzato tutto con la sua nota praticità:
  5. Perchè credo che in una squadra vinca la Squadra”.
  6. Cosa che in moltissimi dimenticano!

 

  1. Il vero segreto del successo de Le Vie delle Foto è proprio questo – a volte un pò incasinata ma comunque squadra!
  1. Ogni squadra, però, ha bisogno di qualcuno lì davanti,
  2. in prima linea,
  3. che faccia da motivatore nei momenti di stanca
  4. ma che sappia gioire insieme al resto della truppa nei momenti di successo.
  5. Come una piantina, bisogna annaffiare i cuori, spronare gli animi, dare spunti alle menti.
  6. Ma soprattutto bisogna crederci perchè è solo credendoci che si trovano nuove prospettive, nascono nuove idee, si cresce.

 

  1. Tutto questo è Linda che, tra le altre cose, ha creato dei tour che,
  2. di volta in volta,
  3. accompagnano i partecipanti alla scoperta della città, dei bar e dei fotografi.

 

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  1. Ci incontriamo per un aperitivo che diventa cena e dopocena.
  2. Chiacchieriamo di noi, del suo fantastico nanetto assai fotogenico,
  3. della sua passione per la corsa che è nata quasi per caso e si è trasformata in energia per
  4. corpo e mente.

 

  1. ( qui sotto uno dei nostri primi incontri, correva l’estate 2011.
  2. Pixel bassissimi = troppi anni fa = Linda acciaccata ed io più bionda della Carrà! )

 

 

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  1. Allora Linda, partiamo dall’inizio, come nasce Le Vie delle Foto e qual è lo spirito della mostra?
  2. Le vie delle Foto nasce e si sviluppa come una mostra fotografica collettiva composta da tante mostre singole dislocate nel centro cittadino di Trieste.
  3. Il progetto prevede un’esposizione collettiva che, come un moderno network, si compone e collega tante location diverse, un motivo in più per girare a piedi incuriositi questa città, che negli ultimi anni si è adattata anche alla vita pedonale.
  4. Viene coperto tutto il centro cittadino e per un mese sarà possibile inventarsi percorsi per visitare anche quotidianamente alcune delle esposizioni in catalogo.
  5. Lo spirito è la condivisione perchè la fotografia è passione condivisa.
  6. Le Vie delle Foto fa da collante coma l’acqua con la farina.
  7. Sboccia in una noiosa giornata di luglio, trasportata dall’entusiasmo di un progetto mai realizzato, si sviluppa grazie all’energia delle persone, più precisamente cinquanta fotografi che sposano il progetto, ancora più entusiasti rispetto all’anno precedente e che li vede studiare nuovi temi, pensando, realizzando e creando foto nuove e diverse, per una mostra che forse non è più “qualunque” a Trieste.
  8. Il programma cresce e fiorisce all’ombra di un afosissimo agosto, grazie anche alla lungimiranza di titolari di locali che aderiscono e continuano a credere all’iniziativa, mettendo a disposizione tempo e spazi.
  9. Il matrimonio di oltre cento menti geniali ha trasformato una “mostra qualsiasi” nella più grande mostra fotografica mai realizzata finora a Trieste.

 

  1. Come avviene la scelta dei fotografi?
  2. Devono avere qualcosa da raccontare, un messaggio da lanciare, qualcosa di sentito.
  3. Mica bau bau micio micio 😉

 

  1. Hai deciso di far partire Le Vie delle Foto da Trieste perchè hai pensato ci fosse bisogno di energia positiva o semplicemente perchè è la tua città?
  2. Trieste, insieme a Torino, è la città con più associazione fotografiche in Italia e proprio a Trieste si trova l’associazione fotografica più longeva in assoluto.
  3. Inoltre Trieste ama la fotografia e la fotografia ama Trieste.
  4. Vogliamo poi parlare dei tramonti che non trovi da nessun’altra parte?
  5. Ultimo e non ultimo, il cuore pulsante di Trieste è nei bar dove non si va solo a bere il caffè ma è luogo d’incontro, si fanno comizi politici, si presentano libri.
  6. Trovare una caratteristica simile in altre città non sarà facile.

 

  1. Pensi, quindi, di esportarla anche fuori Trieste?
  2. Vorrei portare Le Vie delle Foto altrove, questo è certo. Ma dove ancora non lo so.
  3. E’ tutto in divenire.

 

  1. Io ho partecipato alla prima edizione perciò mi sento molto legata a questo progetto.
  2. Ricordo benissimo che tu eri un tutto fare: creata la mostra, disegnato il logo, mandato online il sito, ecco che ti trovo appesa nei bar ad allestire.
  3. Ne è passata di acqua sotto quei ponti e lo staff si è allargato fino a diventare un tutto al femminile.
  4. Raccontaci come ci sei arrivata e soprattutto presentaci il tuo staff.
  5. Per una serie di motivi, lo staff è sempre stato al femminile.
  6. Quest’anno siamo in 7. Le mie compagne di avventure sono delle guerriere e per tale motivo hanno un posto d’obbligo nell’organizzazione.
  7. Io sono orgogliosissima di ognuna di loro, anche di quelle che, per i motivi più vari, non hanno potuto far parte dell’organizzazione quest’anno.
  8. Per loro le porte sono sempre aperte.

 

  1. In parecchi hanno cercato di imitarvi. Cosa rispondi ai copioni?
  2. Ah ah ah, i copioni. I copioni copiano quando trovano idee brillanti realizzate e non riescono a fare altrettanto o peggio ancora, non ne hanno di loro.
  3. In ogni caso noi non temiamo alcun tipo di copia perchè ci mettiamo cuore e passione e questo fa la differenza!
  4. Del resto, essere imitati come la settimana enigmistica è un onore 😉

 

  1. “Mostrami” è il tuo libro.
  2. Si parla di fotografia e si elargiscono consigli utili per la realizzazione di una Mostra Fotografica di successo.
  3. Direi che dovremmo vederci per un altro aperitivo dopo l’inizio de Le Vie delle Foto per presentarlo come si deve, cosa ne dici?
  4. Un aperitivo?
  5. Sai che non riesco in alcun modo a dirti di no.
  6. “Mostrami” è il mio primo libro cartaceo e vederlo stampato è stata una grossa soddisfazione.
  7. Lo abbiamo presentato a Trieste, Milano, Genova.
  8. Chissà se riuscirò a fargli fare il giro del mondo ( proprio come faccio fare al piccolo Massimo )  😉

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  1. Dietro ad ogni successo c’è una Linda Simeone.
  2. E dietro ad ogni Linda Simeone c’è una grande squadra.
  3. Io sono orgogliosa di aver fatto parte di questa squadra e continuo a tifare per voi ragazze!
  4. #goleviedellefotogo

 

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  1. Il 29 Marzo 2016 presso l’Eppinger Caffè, in via Dante 2/b a Trieste, al 2° piano,
  2. come tutti gli anni, si terrà la conferenza stampa della manifestazione alle ore 10.30!
  3. A fine discorso – che durerà i soliti politici 15 minuti – ci sarà un buffet offerto dall’organizzazione!
  4. Linda ed il suo staff tutto al femminile vi aspettano!

 

 

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  1. Le Vie delle Foto

 

  1. Ph. Martina Micalizzi

 

 

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Pinza Triestina ed è Pasqua!

    In un lunedì piovoso che solo perchè è Pasquetta trova un senso. In un dopo Pasqua in cui l’Alkaseltzer sciolto nella Coca Cola in vetro – che è…

 

 

  1. In un lunedì piovoso che solo perchè è Pasquetta trova un senso.
  2. In un dopo Pasqua in cui l’Alkaseltzer sciolto nella Coca Cola in vetro
  3. – che è moooolto più gassata –
  4. ha sostituito il caffèlatte la mattina ma non la pinza con il cioccolato Kinder che insieme è la morte sua!
  5. Ecco, in un lunedì così io inforno 😉

 

  1. Da noi non è Pasqua senza pinza.
  2. Non è Pinza se non a Pasqua.
  3. Se anche voi oggi non avete voglia di uscire ed avete voglia di spadellare, ecco la ricetta!

 

 

 

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  1. Ingredienti per due pinze:
  1. 600 gr di farina
  2. 50 gr di lievito di birra
  3. 75 cl acqua tiepida
  4. 4 uova ( 3 uova intere ed un tuorlo )
  5. 175 gr di zucchero
  6. 1 pizzico di sale
  7. 1 bacca di vaniglia
  8. 2 tappi di rum
  9. la scorza grattugiata di un limone e di un’arancia
  10. 60 gr di burro

Procedimento:

  1. In una terrina abbastanza grande,
  2. sciogliamo il lievito nell’acqua tiepida con un cucchiaio di farina e uno di zucchero e copriamo il tutto con un canovaccio.
  3. Facciamo lievitare per circa 20/30 minuti fin tanto che il composto sarà spumoso e del doppio del volume.
  4. Uniamo le uova, lo zucchero, il sale, la vaniglia, il rum e la scorza grattugiata del limone e dell’arancia.
  5. Uniamo la farina.
  6. Uniamo il burro fuso tiepido poco per volta facendo attenzione che si amalgami bene.
  7. L’impasto a questo punto deve risultare duro da mescolare.
  8. Rovesciamo l’impasto su un piano di legno e lavoriamolo velocemente per qualche minuto.
  9. Riposizioniamo l’impasto nella ciotola, copriamo con il canovaccio e lasciamolo lievitare finché non raggiunge il doppio del suo volume.
  10. Quindi rimettiamo l’impasto sul piano di legno, lavoriamolo per alcuni minuti,
  11. diamogli una forma più o meno rotonda e posizioniamolo sulla teglia del forno.
  12. Ricopriamo con il canovaccio.
  13. Dopo alcune ore,
  14. quando sarà nuovamente raddoppiato cospargiamo la superficie con il bianco d’uovo e facciamo la classica incisione a Y a zig zag .
  15. Infiliamo la teglia nel forno, nella parte più bassa e facciamo cuocere per 25/30 minuti a 160 gradi.

Pronti, attenti, bene, via....Happy Pinze!In cottura!Pinza delle mie brame! Ready to eat!

 

Foto procedimento e ricetta dell’amica Titti, che qualche anno fa ha condiviso con me la sua ricetta!

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Teranum e i Vini Rossi del Carso nella magia di Porto Piccolo!

Il vino prepara i cuori e li rende più pronti alla passione. Ovidio  Ed io, di passione, ne ho messa moltissima a Teranum – Vini Rossi del Carso.   In…

Il vino prepara i cuori
e li rende più pronti
alla passione.

Ovidio 

  1. Ed io, di passione, ne ho messa moltissima a Teranum – Vini Rossi del Carso.

 

  1. In un venerdì pomeriggio di sole,
  2. nella meravigliosa cornice di Porto Piccolo
  3. che ha aggiunto un tocco romantico ad una degustazione dove il vino ed il buon cibo la facevano da padrone.

 

 

 

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  1. Nella mia terra dici terrano e dici Carso.
  2. Vino autoctono per eccellenza,
  3. della famiglia del Refosco,
  4. ha bisogno della Terra Rossa della provincia di Trieste,
  5. di Gorizia e della parte occidentale della Slovenia.
  1. Colore rosso rubino, gusto intenso e corposo, ricco nei profumi.
  2. Fruttato di frutti rossi, di ribes, di lamponi, di more.
  3. È uno di quei vini che riconosco alla prima annusata.
  4. Come un cane da tartufo nel bosco,
  5. mi sono conquistata il mio calice e me lo sono goduto guardando il mare
  6. e lasciandomi avvolgere da un tramonto da favola.
  1. Mille persone intorno eppure intorno a me solo silenzio.

 

 

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  1. Perché è vero che quando sei in pace con te stesso, sei in pace anche con il mondo.

 

  1. In pace soprattutto quando
  2. – per accompagnare i 33 produttori locali che ci hanno deliziato con i loro vini a bordo piscina –
  3. è arrivato Tomaž Kavčič , Chef del Ristorante Castello di Zemono Pri Lojzetu
  4. dove andarci è d’obbligo.
  5. Da provare almeno una volta anche se poi sono sicura diventeranno due
  6. e tre e quattro e poi appuntamento fisso 😉 

 

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  1. Il terrano si sposa perfettamente con salumi, formaggi, goulash e carni toste.

 

  1. Tomaž ha proposto gnocchetti homemade al prosciutto crudo e terrano,
  2. paninetti ripieni di olive e terrano, sacchettini ripieni.

 

Un pout pourri di delizie.

 

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  1. { le caratteristiche organolettiche e la breve storia del terrano le ho appuntate al Convegno
  2. che si è tenuto al Ristorante Bris di Porto Piccolo prima dell’inizio della degustazione,
  3. quando avevo ancora la mente libera ed il controllo totale per riuscire a prender appunti.
  1. 33 è un numero importante e non si può mancare di rispetto a nessuno 😉}.

 

 

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  1. Ultimo e non ultimo: le uve del Terrano sono contraddistinte dalla massiccia presenza di antociani
  2. che condizionano il metabolismo cellulare contribuendo al bilanciamento tra salute e malattia.

 

  1. Quindi: un bicchiere al giorno e si sviluppa un’azione antiossidante.
  2. Quindi: fa bene alla salute.
  3. Quindi: ho degustato con passione vera, veleggiando con il cuore e con la mente verso l’infinito.

 

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  1. Ph. Felice Sorrentino – PhotofeliceSo

  1. Porto Piccolo Sistiana

 

 

 

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Alla primavera in arrivo chiedo solo di illuminare tutto ciò che l’inverno si lascia alle spalle!

    Mancano pochi giorni a primavera ma io la sento già mia! Un risveglio all’alba che per me = tragedia, immensa tragedia invece il sorgere del sole silenzioso di…

 

 

  1. Mancano pochi giorni a primavera ma io la sento già mia!
  2. Un risveglio all’alba che per me = tragedia, immensa tragedia invece il sorgere del sole silenzioso di stamattina mi ha riempita di energia.

 

 

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  1. Non mi abituerò mai ma comincia a piacermi.
  2. Un ventaglio di colori per scegliere il calzettone giusto perché il mio fantastico collega se lo merita proprio.

 

 

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  1. ( uomo che ascolta e che pare anche interessato va premiato, absolutely! ).

  2. Passeggio guardando il mare mentre alle mie spalle la città brulica.

  3. Meduse giganti con tentacoli lunghi e lenti che guardarle muoversi sott’acqua mi fa assopire e mi rilassa più della melatonina la sera.

  4. E poi quel senso di libertà che oggi è sempre più raro.

 

 

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  4. Alla primavera in arrivo chiedo solo di illuminare tutto ciò che l’inverno si lascia alle spalle🌟

 

 

  1. E poi c’è l’esterno notte.

 

 

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  1. Noi passeggiamo verso la macchina e loro girano un film ( set in casa di un’amica che probabilmente farà nottata con tutta la troupe! ).
  2. La nostra buonanotte è il loro buongiorno.
  3. Incontri casuali che finiscono con pizza e birra e racconti di viaggio.
  4. Quando incontro un’anima vagabonda come la mia perdo il controllo e mi ritrovo a pianificare voli,
  5. noleggio auto e guida in loco per vedere le balene da vicino ( e non siamo nemmeno al profiterol 🙈).

  6. Victor Hugo diceva che la libertà comincia dall’ironia e noi stasera abbiamo riso un sacco.

  7. Che siano state le bollicine o il sorbetto poco importa.

  8. Troppo spesso la vita è un film e ce ne accorgiamo solo ai titoli di coda.

  9. Io, invece, voglio continuare a pianificare perché di volare non mi stanco mai🌟

 

 

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Un buongiorno Shabby da eVolver, magico mondo del vintage. Storie. Il passato che fa capolino, il calore che trasmette, la vita vissuta che ci accarezza!

Un buongiorno Shabby perché un’amica architetto semplifica la vita non poco😎 Conosce casa tua a memoria e se poi ti legge anche nel pensiero è la fine. Ti trascina in…

  1. Un buongiorno Shabby perché un’amica architetto semplifica la vita non poco😎
  2. Conosce casa tua a memoria e se poi ti legge anche nel pensiero è la fine.
  3. Ti trascina in un laboratorio creativo del riuso dopo un caffè nero doppio perché abbiamo bisogno di energia.
  4. Ha adocchiato una cassapanca svedese che fa proprio per te.
  5. E lo sa bene che quando metterai piede lì dentro il danno sarà già fatto.

  6. Spirito creativo di prima mattina.

  7. Lampadari gioiello sopra la testa e vintage tutto intorno.

 

 

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  1. Pizzi, cotone e perle.

  2. Una scala rossa fantastica che salgo con uno spirito sportivo che non mi appartiene per niente.

  3. Un peloso che ci corre incontro e tutte quelle scatole accatastate.

 

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  1. C’è un che di magico nel mondo del vintage.

  2. Storie.
    Il passato che fa capolino, il calore che trasmette, la vita vissuta che ci accarezza🌟

 

 

 

 

 

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Se desiderate maggiori info sul Laboratorio del riuso, se volete vedere un sacco di belle foto, se avete voglia di perdervi nel magico mondo vintage di eVolver andate sulla loro pagina Facebook!

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