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Tag: capodanno

Hi 2020! Copenaghen!

  Ultimo giorno dell’anno. Temperatura esterna 2 gradi. Percepita – 18 con vento. Cerco una foto da accompagnare all’abituale discorso di fine anno chè mi sono subito ambientata perciò atmosfera…

 

Ultimo giorno dell’anno.
Temperatura esterna 2 gradi.
Percepita – 18 con vento.
Cerco una foto da accompagnare all’abituale discorso di fine anno chè mi sono subito ambientata perciò atmosfera nordica e vin brûlé bollente.
Alle 18.00 tutti gli svedesi incollati alla tv ad ascoltare il discorso della regnante Margherita.
( nel mentre noi ci facciamo una birretta in un luogo così hipster che avrei voluto non uscire più ).
🌟
Passano gli anni ma il mio augurio rimane sempre lo stesso.
Perché non ho mai smesso di crederci.
Perchè la vita non ha ancora smesso di sorprendermi ( thanks god e thanks to all my holy friends).
Perchè ad ogni porta chiusa mi si è spalancato un portone ( magari è stato un colpo d’aria ma io sono comunque riuscita ad entrare! ).
Perchè ho tagliato i capelli e ripreso il rossetto rosso ( e queste sono cose che contano, checcè se ne dica ).
Perché ho di nuovo IL quadernetto in borsa, sempre.
Perchè ho accettato di avere dei limiti, ma non ne sono ancora del tutto convinta.
Perchè ho iniziato il nuovo libro che è coinciso con un nuovo capitolo della vita.
Perchè ho scelto di tornare lì dove ho riso di pancia, che a farti sorridere sono bravi tutti ma a farti ridere davvero ci riescono in pochi.
🌟 Sono tornata al Nord, dopo anni, a portare calore anziché a cercarlo.
Per salutare questo anno meraviglioso su e giù dalle montagne russe dei Giardini Tivoli.
Sono qui perché ho deciso di puntare in alto e di prendermi ciò che mi appartiene.
🌟
Quindi auguri a me perché il mio cuore possa continuare a battere così, senza fare previsioni e senza pianificare ma con l’adrenalina sempre pronta a fare capolino.
Auguri a voi perché abbiate il coraggio di essere ciò che avete sempre sognato!
🌟
{ ora, bando alle ciance e ai sentimentalismi, vado ad ordinare un altro vin brûlé for a very happynewyear 🎆 }

 

 

 

Copenaghen,

 

ero certa che mi avresti incantata 
Grazie a te il nostro primo giorno di questa nuova decade è stato meraviglioso!

 

 

🎠 Tivoli Garden 🎠

1843.
È da quel dì che ci si diverte e si torna bambini non appena si oltrepassa la soglia del Tivoli, il secondo parco di divertimenti più vecchio del mondo, quello che ha ispirato perfino il vecchio Walt Disney per intenderci.
Io non ho avuto bisogno di ulteriori info, mi è bastato scorgere le montagne russe appena scesa dal treno alla stazione di Copenaghen per decidere che il 2019 lo avrei salutato lì.
Perché è stato un anno a dir poco sorprendente, a tratti al cardiopalma, una montagna russa stagionale, una sorpresa continua.
Ebbene, sono entrata in questo piccolo mondo incantato pensando di uscirne gioiosa invece ne sono uscita prepotentemente felice.
Occhi a cuore.
Stupore.
Meraviglia.
La principessa che è in me è uscita allo scoperto e, passeggiando tra casette di legno che profumano di biscotti alla cannella e vin brûlé, ho assaporato la magia.
Un Capodanno da ricordare, soprattutto per chi è salito e risalito e risalito ancora con me ( incrociando tutto 🤘🏻) sulle più antiche montagne russe in legno al mondo.
Ne siamo usciti vivi.
Giusto in tempo per festeggiare la nuova decade.
Che odio i bilanci, le liste ed i buoni propositi già lo sapete.
Ma questa volta è diverso.
Questa volta il mio quadernetto glitterato è il custode dei miei cambiamenti.
Perché se puoi cambiare idea puoi cambiare la tua vita!
🌟

 

🍰 La Glace 🍰

1870.
La più antica pasticceria di Copenaghen.
In fila indiana al freddo e al gelo pur di scofanarci la loro torta più famosa: una montagna di noci, noccioline, nocciolone e miele da far paura anche più coraggiosi, ovviamente accompagnata da litri di densa cioccolata calda e panna montata.
Ebbene.
Dopo aver atteso diligentemente, finalmente conquistiamo un tavolo e, ben piazzati, scopriamo che la loro torta più famosa piena di noci, noccioline, nocciolone e miele non c’è.
Che la cioccolata calda densa è una liquida sbobba sbiadita ma la panna, mio Dio la panna è una delizia.
Quindi ripieghiamo su una torta alternativa che ricopriamo di panna montata.
Montezuma non ha colpito stavolta ma ci ha pensato il lattosio.
Perché io predico benissimo ma razzolo malissimo.
Scrivo tantissimo ma metto in pratica pochissimo.
In poche parole, so ma non mi applico.
Ecco che dopo un romantico inizio d’anno sulle montagne russe, Mr. Lattosio mi ha immediatamente riportato alla realtà.
Però voi, se siete di passaggio in città, andateci che magari sarete più fortunati, e mi raccomando puntate sul thè 😉

 

 

 

 

 

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Giordania – tra deserto, mare, tesori e stupore!

    GIORDANIA Furgoncino scassato, Babbo Natale appeso sopra la testa, i Beatles in sottofondo e atmosfera modello The Boat that Rocked. Di vero ci sono solo il furgoncino e…

 

 

GIORDANIA

Furgoncino scassato,

Babbo Natale appeso sopra la testa,

i Beatles in sottofondo e atmosfera modello The Boat that Rocked.

Di vero ci sono solo il furgoncino e Babbo Natale ma lo spirito è questo.

Siamo atterrati in Giordania in piena notte e siamo stati accolti così.

Oggi abbiamo iniziato il nostro tour andando verso nord,

dove le strade sono costellate di ulivi.

Ci siamo arrampicati fino al Castello di Aijloun,

fortezza abitata fino al 1955 dai beduini.

Da lassù controllavano Siria, Palestina e Israele.

Un delirio di scale,

un saliscendi che nemmeno i migliori squat

e che mi ha riportato immediatamente in Libano e in Oman.

Un caffè al cardomomo per riscaldare corpo

e cuore prima di spostarci verso Jerash.

Oh mamma, che meraviglia Jerash.

Sepolta per secoli sotto la sabbia,

poi scoperta e riportata alla luce,

testimonia la grandezza dell’impero romano in medio oriente.

Una vera metropoli dell’antichità,

fatta di edifici decorati e favorita dalla posizione privilegiata adiacente alle vie

commerciali nabatee,

divenne una delle città più ricche di tutto l’Impero Romano.

Si cammina per ore a testa insù e con gli occhi sgranati.

Un suono di cornamusa ci porta nel centro di un anfiteatro dove troviamo bambini danzanti

e allegri beduini suonanti.

Lungo la strada del cardo,

l’albero del pepe che non so voi ma io è la prima volta che lo vedo  

Abbiamo pranzato con riso bianco

( rigorosamente importato che qui l’acqua è davvero carente ) e verdure,

hummus e tanta frutta.

Rientrati ad Amman ci siamo fermati al Souk

che qui si trova nella città vecchia ed è pieno di ciarpame

in gran parte cinese perciò davvero poco interessante.

Il mercato ortofrutticolo, invece, è un tripudio di colori.

Un delirio di gente urlante e caschetti di banane piccoline ma buonissime.

Seduta davanti al camino nella hall dell’albergo,

mentre scorro le foto e whatsappo gli auguri di fine anno in anticipo

( che domani si parte per il campo tendato e di connessione non se ne parla nemmeno )

che ripenso a quanta bellezza ho avuto la fortuna di vedere quest’anno.

Odio i bilanci ed i buoni propositi.

Detesto stilare to list e piani 

( so già che verrò ripresa per questo ma giuro che mi impegnerò ).

Dribblo la testa e seguo sempre quel pazzo del mio cuore.

Eppure riesco ad essere felice.

C’è amore nell’aria, respiriamolo.

C’è speranza, crediamoci.

C’è vita, viviamola 

 

 

 

 

Si dice che Petra sia una delle otto meraviglie del mondo antico,

il tesoro più prezioso della Giordania.

I Nabatei, arabi gitani, la crearono nel 350 a.c.

scavando la roccia calcarea che cambia colore a seconda della luce

e la trasformarono in snodo cruciale per le rotte commerciali della seta e delle spezie,

grazie alle quali Cina, India e Arabia del Sud poterono entrare in contatto con Egitto, Siria, Grecia e Roma.

Per entrare a Petra bisogna oltrepassare il Siq, stretta gola fiancheggiata da ripide pareti rocciose.

Alla fine del Siq appare maestoso il Tesoro.

Ecco, la sensazione che si prova è difficile da spiegare.

Ci si aspetta la maestosità e ci si ritrova davanti all’infinito.

Infinito dato dalla lunga passeggiata attraverso il Siq per arrivare a godere di cotanta bellezza.

Perchè la felicità è anche un lavoro, non è gratis, la si costruisce e la si cura.

E la mia felicità si nutre ogni volta che ho la fortuna di poter percorrere nuove strade.

Il nuovo anno, per me, inizia qui.

Da una notte di balli e feste in un campo beduino e qualche ora di sonno in tenda che non fa per me

– e ora ne ho la conferma –

ma che ti rimette in pace con il mondo.

Un cielo stellato ed un fuoco acceso riscaldano il cuore e riempiono l’anima.

Mezzanotte con panettone e birra calda.

Mezzanotte con la musica dei gloriosi anni ‘80 che la musica a Capodanno resta uguale da Cortina alla Giordania!

Mezzanotte senza Wi-Fi.

Chi mi conosce bene sa che odio gli auguri di inizio d’anno perchè a chi voglio bene auguro cose belle ogni giorno

ma soprattutto auguro di avere sempre un animo curioso, occhi sempre aperti e cuore pulsante 

 

 

 

 

 

Negli ultimi 7 anni, dopo la guerra in Siria,

la Giordania ha perso tantissimo turismo nonostante sia un paese sicuro e stabile

in quanto stato cuscinetto importante per Israele.

Ad Amman ci sono 4 milioni di abitanti, di cui almeno un milione sono profughi.

Nata in origine con sette colli, adesso sono diventati 22.

Abbiamo percorso km e km con il nostro furgoncino vintage,

passando dalla nebbia fitta delle montagne al sole del deserto.

Siamo saliti sul Monte Nebo per allungare lo sguardo fino alla Cisgiordania.

Poi siamo scesi a Madaba, città che custodisce la mappa mosaico di Gerusalemme

e della terra santa e dove sono tornata immediatamente bambina, ai tempi delle elementari,

quando le suore ci facevano ordinare e incollare con religiosa calma piccoli tasselli di mosaico colorato.

Ho portato a casa una collana con un ciondolo verde e rosso pieno di pietrine mosaicate.

Ho imparato che le tende che loro usano come case sono fatte di lana di capra e lana di dromedario

che con l’acqua si gonfiano e non permettono alla pioggia di penetrare e con il sole si seccano e fanno passare l’aria.

Praticamente un inverter casereccio che ho testato e che vorrei piantare nel mio giardino 

Ho ascoltato i racconti politici e religiosi dei giordani e finalmente ho fatto chiarezza su Cisgiordania, Palestina e Terra Santa

– che sono la stessa cosa, sunniti, sciiti, Islam, confini e zone – ahimè – di guerra.

Abbiamo percorso la via della seta e l’autostrada del deserto

( autostrada è un simpatico eufemismo che le strade, come il Wi-Fi, non sono il loro forte ).

Abbiamo raggiunto il Wadi Rum o Valle della Luna e dopo un pomeriggio in jeep

sulle tracce di Laurence d’Arabia abbiamo raggiunto il secondo campo tendato

dove abbiamo cenato e guardato luna e stelle luminose nel cielo 

Le tende e i campeggi non fanno per me ma la magia che si prova in questi posti è innegabile

ed il silenzio della notte magico.

 

 

In Giordania non esiste un treno passeggeri,

la loro ferrovia trasporta solo merci,

nello specifico il fosfato dal nord al sud.

Stamattina ci siamo fermati nel Wadi Rum a visitare un antico treno  turco ottomano del 1898

dismesso battente ancora bandiera turca  ottomana che percorreva sempre la stessa linea

che attraversa Libano e Siria ed arriva alla Mecca.

Percorrendo l’autostrada del deserto in meno di due ore siamo arrivati ad Aqaba, sul Mar Rosso,

la prima città ad essere stata liberata dagli ottomani ai tempi di Re Abdullah e Lawrence d’Arabia

ed è l’unico sbocco sul mare della Giordania.

( 20 anni fa è diventata porto franco perciò lo shopping è stato feroce  )

Il controllo al check point è molto accurato essendo vicinissima ad Israele e Arabia Saudita.

Ma poi arrivi in hotel e trovi l’estate con i suoi colori ed il suo calore.

Questa cosa che bastano 30 km e si passa dal freddo polare al caldo torrido è pazzesca.

E poi sarà Mar Morto e fanghi e massaggi e relax, finalmente!

 

 

 

L’alba sul Mar Rosso è talmente delicata che non ti fa pentire della sveglia ad un’ora così infelice.

Stamattina siamo partiti prestissimo alla volta del Mar Morto.

Abbiamo costeggiato il confine con Israele per circa 350 km fino a raggiungere il nostro resort.

Quattro lunghe ore sul nostro furgoncino vintage ammirando il rigoglioso verde israeliano

che loro i problemi di acqua non sanno nemmeno cosa siano ma soprattutto l’acqua l’hanno desalinizzata.

Pensare che il Mar Morto con i suoi 416 mt sotto il livello del mare sia il punto più basso del mondo fa una certa impressione

ma ammetto che non appena infangata ho smesso di farmi tante domande,

mi sono immediatamente sentita una Cleopatra de noialtri

e mi sono goduta la meraviglia di una SPA veramente naturale.

L’acqua qui è dieci volte più salata dell’acqua di mare, calda e ricchissima di minerali.

Ci si può immergere e leggere il giornale, chattare o darci di selfie 

che tanto si galleggia meglio che sul flamingo in piscina 

Abbiamo cenato all’aperto ammirando le stelle e Gerusalemme illuminata che Israele è davvero vicinissima!

 

 

Della Giordania non dimenticherò la meraviglia e lo stupore che ho provato all’ultima curva del Siq

prima di intravedere il Tesoro.

Il silenzio magico del deserto in una notte piena di stelle 

I balli intorno all’immenso falò  acceso aspettando il nuovo anno con panettone e birra calda.

Il passare dagli zero gradi con sciarpa, piumino e guanti termici ai trenta gradi con costume,

infradito e Maracaibo in sottofondo.

( tutto questo in sole due ore di macchina )

Il vento che mi ha avvolta e travolta mentre su una jeep scassata attraversavamo il rosso Wadi Rum.

La gente accogliente e ospitale.

I posti di blocco spesso e volentieri che mi sono sentita più al sicuro qui che a casa mia.

Il mio primo albero del pepe.

I fanghi neri del Mar Morto che quando si seccano pare che ti si stacchi la pelle.

Galleggiare nel Mar Morto senza trucco e senza inganno.

I tramonti.

Ragazzi, che meraviglia i tramonti giordani 

Le ore passate a scrivere durante i nostri spostamenti in quel furgoncino che mi mancherà un sacco.

La nostra guida Mutasem che pare un orsetto  della Thun ma con un bagaglio di cultura immenso.

È grazie a lui se adesso ho fugato ogni dubbio arabo,

se mi sono appassionata ancora di più a questo paese meraviglioso,

se torno a casa felice e piena di voglia di raccontare,

che un passaggio qui lo dovrebbero fare tutti almeno una volta nella vita 

 

 

 

 

  1. La vedete questa carovana?
  2. Siamo noi, il nostro gruppo giordano.
  3. Per la prima volta ho scelto un viaggio organizzato ed è andata benissimo.
  4. Se volete pianificare un viaggio non potete non dare un occhio al loro sito Viaggi Giovani:

troverete viaggi di gruppo e viaggi su misura ma soprattutto troverete gente giovane, dinamica e super disponibile!

 

 

 

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Vi racconto del mio Vento del Nord tra Tallinn e Helsinki!

Inizia da qui il nostro viaggio nelle fredde terre del nord. Sveglia all’alba, aerei da prendere, scali e valigie che prego arrivino a destinazione che passare da 18 a –…

  1. Inizia da qui il nostro viaggio nelle fredde terre del nord.
  2. Sveglia all’alba, aerei da prendere,
  3. scali e valigie che prego arrivino a destinazione
  4. che passare da 18 a – 10 senza tutto il necessaire non è cosa facile.
  5. Siamo passati di qui solo per farci una Heineken🍺 ed un toast 🍞 del fattore
  6. così da non farci sentire la pesantezza degli altri due stop che ci aspettano.

 

  1. Me lo immagino così, il freddo nord.
  2. Distese bianche e silenziose❄️

  3. Poca luce ma travolgente💫

  4. Il cuore che batte forte ed i miei sogni di bambina che si realizzano!

 

 

 

 

 

 

 

  1. Avevo aspettative altissime.
  2. In tanti me ne hanno parlato e tutti se ne sono innamorati.
  3. Abbiamo fatto un viaggio allucinante per arrivarci perché all’ultimo il nostro volo è stato cancellato,
  4. non volevano farci salire su quello successivo, il gate era in chiusura, ma non abbiamo desistito.
  5. Perché Tallinn è un piccolo gioiello che riscalda il cuore, quando passeggiando per le sue viuzze ci si congela naso e dita.
  6. È un misto di antica eleganza con reminiscenze medievali e Wi-Fi dappertutto.

  7. È la sede di Skype.

  8. È un insieme di piccole viuzze decorate che portano alla Raekoja Plats dove troneggia un albero di Natale pieno di luci e profumi natalizi,
  9. baracchette che spadellano sausages e crauti da gustare al volo,
  10. tra Carousel pieni di bambini gioiosi e la Town Hall Pharmacy – la Farmacia funzionante più antica al mondo –

  11. ( tranquilli, non vende solo pozioni!

  12. Ho trovato anche lo spazzolino da denti, grazie a dio, che dimenticarlo a casa è stato un attimo! ).

  13. Oggi abbiamo camminato lungo le vecchie mura della città e preso il trenino 🚂
  14. che ci ha temprato corpo e mente che a – 3 all’aperto c’eravamo solo noi ma vuoi mettere le foto?

  15. Abbiamo mangiato la nostra prima vera pavlova da Majasmokk

  16. Abbiamo raggiunto la cima della collina e goduto della bellezza della città illuminata ai nostri piedi.

  17. Abbiamo cenato prestissimo alla Beer House🍻
  18. ( con tanta, troppa birra in effetti 😬 )
  19. e ci siamo infilati sotto il piumone a leggere e a bere una tisana calda come da miglior tradizione nordica.

  20. Ma soprattutto abbiamo prenotato una sauna per domani pomeriggio che io ce la sto mettendo tutta per rilassarmi ma mi ci vuole il colpo di grazia

 


  1.  

 

 

 

  1. Mi sono sempre chiesta come sia possibile che a casa,
  2. per mangiare due gallette di riso con la marmellata, debba farmi violenza
  3. e ci metta mezz’ora quando alle 7 di mattina anche ogni minuto è prezioso mentre in vacanza mangerei tutto il buffet.
  4. Stamattina mi sono riscaldata con frittata, pavlova e cioccolata calda prima di andare al Kadriorg, la valle di Caterina,
  5. palazzo costruito per Caterina I di Russia, che se passate da queste parti merita una visita.
  6. È un po’ fuori dalle mura e dalla old city ma vale davvero la pena.

  7. Abbiamo passeggiato lungo viali alberati che senza neve mancano sicuramente di romanticismo ma non di personalità.

  8. Da lì siamo tornati sulla collina Toompea che ci ha conquistati ieri sera e che volevamo ammirare alla luce del giorno.

  9. Dal belvedere avremmo dovuto rimirare la città, invece abbiamo scattato selfie come se non ci fosse un domani.

  10. Ma è stato al Christmas Market in Raekoja Plats che abbiamo dato il meglio di noi:
  11. ho comprato addobbi per almeno due generazioni🎄

  12. P.S. Una menzione va al negozio Hää Festi Asi che vende addobbi,
  13. maglioni e ceramiche baltiche meravigliose
  14. ( io ho scovato una renna verde salvia e dei pattini da ghiaccio
  15. per addobbare la Lazy Home che non ho potuto non portare a casa con me.

  16. Lo trovate appena fuori dalla Viru Gate, di fronte al mercato dei fiori! ).

  17. La sauna sul far della sera è stato il toccasana
  18. ( o la mazzata definitiva, dipende dai punti di vista😜 );
  19. avrei anche rinunciato alla cena se non avessimo avuto un appuntamento al Peppersack = calore estone, accoglienza magica, cena medievale.

  20. Ci hanno coccolato come tutti qui perché il popolo estone è più caloroso di quanto si possa immaginare, più affettuoso di quanto si racconti.

  21. Ci hanno addolcito con birra al miele🍺 e Kama Cream che è diventata la mia nuova ossessione.

  22. Ci hanno avvolto l’anima e riscaldato il cuore.

  23. Siamo stati benissimo qui.

  24. Grazie Tallinn , sono certa che ci rincontreremo ❤️

  25. Non vi ho ancora raccontato del vento del Nord…da domani tracciamo nuove rotte…ci si vede a Helsinki 🌟

 

   

 

  1. Di giorno la luce qui al nord dura pochissimo.
  2. Il sole sorge intorno alle 9.30 per tramontare alle 3 pm.
  3. Così ho salutato Tallin con la luce del sole e sono arrivata ad Helsinki che era già buio.
  4. Abbiamo scelto di spostarci con la nave 🚢 che in realtà sarebbe un traghetto
  5. che io invece vedo più come una Costa Crociere con pub, ristoranti, palco per i concerti, supermercato,
  6. negozi che vendono cose improbabili ma soprattutto slot, tante slot.
  7. Slot ad ogni angolo.
  8. { Ho letto un libro contando i minuti all’arrivo perché fatemi prendere tutti gli aerei che volete
  9. ma non cacciatemi sulla Love Boat che mi viene l’ansia.

  10. Tutto quello scintillìo mi stanca😫! }.

  11. All’arrivo, di Helsinki ho notato subito la ruota panoramica🎡,
  12. il vento del nord che ruggisce ancora più forte,
  13. l’ordine e la pulizia ma soprattutto la carenza di spirito natalizio😂🎄🎅🏻

  14. Ecco, io qui mi sento a casa.

  15. Renne illuminate al parco che si mescolano ad eleganti Labrador finlandesi,
  16. alberi che toccano il cielo, viali più luminosi della cometa di Halley💫

  17. Abbiamo cenato prestissimo al Boulevard Social che ormai abbiamo assimilato perfettamente le abitudini nordiche
  18. e alle dieci siamo già nel mondo dei sogni ed è una cosa bellissima.

  19. Domani sarà un giorno impegnativo: dobbiamo conoscere Helsinki
  20. ma soprattutto dobbiamo salutare come si deve questo strano, difficile, a tratti odioso ma comunque importante anno.

  21. Non l’avrei mai detto ma il vento del nord comincia a scaldarmi il cuore 🌟 

 

 

 

     

 

 

 

  1. Non riesco a smettere di cercare e cercare e cercare.
  2. Cercare per scoprire nuove strade, nuove prospettive, nuovi sapori.
  3. Oggi abbiamo battuto Helsinki via terra, via mare e via cielo😁.
  4. Siamo saliti sulla SkyWheel per poter guardare la città distesa e pianificare quest’ultima giornata dell’anno dall’alto:
  5. le guglie delle chiese come perimetro, i luoghi da visitare, le dita a tracciare nuovi percorsi, le strade da percorrere.
  6. Freeze.

  7. Un momento di noi lassù.

  8. Bianco e nero cosicché il tempo non lo possa sbiadire.

  9. Siamo scesi e abbiamo galoppato tra negozi pieni di meraviglie finlandesi,
  10. addobbi natalizi che ( in tanti ) sono venuti a casa con me,
  11. ci siamo riscaldati con cioccolata calda e chiacchere.

  12. Abbiamo navigato fino a Soumenlinna Island che se venite qui non potete non visitare.

  13. All’ Old Market Hall abbiamo brindato con Coca Zero e falafel.

  14. Adesso siamo pronti ad uscire.

  15. Non sappiamo cosa faremo, dove andremo, con cosa brinderemo.

  16. Potrebbe essere un’altra Coca Zero ma poco importa, abbiamo gli occhi che brillano🌟

 

 

 

 

 

 

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