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Panetteria Bosio – fermarsi per caso e finire per assaggiare tutto!

    PARLIAMO DI DOLCEZZE         Siamo capitati per caso in questo piccolo, delizioso, accogliente, dolcissimo mondo. Sulla strada principale di Staranzano, tra casette circondate da giardini…

 

 

PARLIAMO DI DOLCEZZE

 

 

 

 

Siamo capitati per caso in questo piccolo, delizioso, accogliente, dolcissimo mondo.

Sulla strada principale di Staranzano, tra casette circondate da giardini verdi,

sorge il Panificio Bistrot Bosio

Impossibile non vederlo e altrettanto impossibile non fermarsi.

Facciata in pietra viva e caldo rosso bordeaux.

Una torretta che richiama i castelli, i principi e le principesse delle favole.

Decidiamo di fermarci e di prenderci un caffè al volo.

Seeeeeee.

L’arredamento stile francese, il legno alternato all’azzurro delle sedie,

i fiori sui tavoli,

i morbidi cuscini

e le vetrate enormi che lasciano entrare il sole ci conquistano

e ne usciamo sul far della sera,

dopo aver assaggiato tutto il menù.

 

 

 

 

Scegliamo il tavolo all’angolo, quello con i famosi morbidi cuscini, e veniamo serviti da Gianfranco,

ultimo delle quattro generazioni dei Bosio

che ha creato un paradiso di dolcezza in un contesto cittadino.

Gian ci travolge con i suoi racconti e la sua passione per panificazione e pasticceria.

Per lo studio certosino con cui vengono creati i dolci.

Per i suoi racconti parigini di boulangerie ma anche di burro di Normandia “Elle & Vire”,

di caffè e della nostra famosa pinza.

Che deve avere un taglio a doppia ZZ che in cottura forma una corona, lo sapevate?

Indecisissimi su cosa scegliere optiamo per una degustazione

che accompagniamo con caffè prima e Moscato poi. 

Un tripudio di cioccolato, cocco, fragole, arancia e pistacchio

( ebbene sì, proprio quel pistacchio di cui vi parlo sempre e di cui in Sicilia ho fatto incetta! ).

Iniziamo da una rinfrescante mousse alla menta e al cioccolato

che ricorda un pò l’After Eight inglese.

Menta, caffè e cioccolato sono gusti sud americani che si sposano molto bene e risultano perfetti prima del caffè.

Continuiamo con una bavarese al cocco con una ganache al cioccolato

e tante scaglie di cocco in copertura

– che per un’amante del cocco come me è già delirio.

Ma è con l’arrivo del caffè che il gioco si fa duro:

quando veniamo travolti da una profusione di pistacchio di Bronte su base di

biscuit al cioccolato,

ganache al pistacchio con sopra una bavarese al pistacchio, per finire con una ganache al cioccolato scuro

e ancora scaglie di pistacchio.

 

Per la cronaca, sono morta e poi risorta solo per assaggiare la portata successiva 😉

La mousse all’arancia con una gelée all’arancia navel

e la cheesecake con gelatina al frutto della passione e interno al cioccolato bianco

La sorpresa è stata il Moscato di Lignana che, insieme al cioccolato bianco, ha perfettamente bilanciato

l’acidità del frutto della passione.

Per chiudere una cheesecake di fragole servita nel bicchiere

con una gelée naturale di fragole e base di biscotti inglesi.

 

A pancia piena e cuore gioioso posso dirvi che il mio podio è: 

Medaglia d’oro: il pistacchio in tutta la sua magnificenza

Medaglia d’argento: la cheesecake al frutto della passione accompagnata dal Moscato di Lignana

Medaglia di bronzo: la cheesecake di fragole servita nel bicchierino

Menzione d’onore alla Sacher Bianca rivisitata alla Bosio maniera con la collaborazione di pasticcieri austriaci.

Presente il classico pan di spagna al cioccolato della Sacher Torte di Vienna ma,

tra i due strati,

anzichè la solita marmellata di albicocche,

hanno optato per una marmellata naturale di lampone

con sopra una ganache al cioccolato bianco!

 

Avrete certamente notato che i dolci non hanno un nome:

ebbene sì, è proprio così.

Ogni due settimane cambiano,

seguendo l’estro del pasticcere e di Gian che assaggia tutto, sempre e comunque,

prima di far uscire un nuovo dolce dalla sua cucina.

Perciò abbiate fede ed affidatevi a loro per la scelta.

Non rimarrete delusi, ve lo assicuro!

 

 

 

Il re della degustazione, Mr. Pistacchio di Bronte

 

 

 

 

La regina della degustazione, Mrs. Cheesecake al frutto della passione e cioccolato bianco,

la mousse all’arancia

 

 

 

 

La cheesecake alle fragole con gelée naturale di fragole

 

 

 

La bavarese al cocco con la ganache al cioccolato 

 

 

 

Con il titolare Gian Bosio, tra un moscato ed una cheesecake al frutto della passione

 

 

 

La Sacher Bianca – rivisitazione della classica Sacher alla Bosio maniera

 

 

 

Il meraviglioso banco dolce del Bosio dove potete trovare anche dei mega strepitosi macarons, rigorosamente ricetta francese originale.

 

 

 

 

 

Per una cultrice del caffè come me, assaggiarne uno nuovo è emozione pura.

Il Club Kavè è stato illuminante:

tazzine dai colori accesi, profumo fruttato e gusto strutturato.

Fa parte del gruppo Filicori che decide di puntare su un prodotto di alta qualità

dopo più di 40 anni alla guida della torrefazione bolognese Filicori Zecchini.

Lo abbiamo abbinato al pistacchio e ai tre cioccolati

prima di passare al Moscato di Lignana

che ha chiuso la degustazione.

 

 

 

 

 

Ho passato un pomeriggio ad assaggiare, fotografare,

gironzolare tra i forni che panificano più volte al giorno,

baguette appena sfornate,

salumi e formaggi francesi

 – che per chi mi conosce bene sa che uscirne indenne è cosa pressochè impossibile – 

Ma soprattutto, tra una chiacchera e l’altra,

ho scoperto che Bosio al tramonto si trasforma:

gran scelta di vini e cockail accompagnati da taglieri di salumi e formaggi.

Avete già capito che toccherà ripassare per provare anche l’aperitivo vero?

 

 

 

 

 

 

Se decidete di ordinare la vostra torta di compleanno,

di assaggiare quelle meravigliose mignon

o semplicemente di passare a dare un’occhiata

Panificio Bosio –  Via Trieste, 153 – Staranzano

oppure potete visitare le loro pagine

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Foto di Felice Sorrentino

 

 

 

 

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Besciamella, finalmente la ricetta giusta!

    In un sabato di bora c’è bisogno di calore.   Vengo travolta da una voglia pazzesca di lasagna che sarebbe giustificabile solamente se fossi incinta di tre gemelli….

 

 

  1. In un sabato di bora c’è bisogno di calore.

 

  1. Vengo travolta da una voglia pazzesca di lasagna che sarebbe giustificabile solamente se fossi incinta di tre gemelli.

 

  1. Inizia il mio peregrinare al super alla ricerca degli ingredienti.

 

  1. Non so voi ma io giro e rigiro, avanti e indietro,
  2. ripasso davanti al bancone dei formaggi 12 volte;
  3. il salumiere si chiede che problema mi affligga ma sono così:
  1. ho una lista precisa in mente e devo seguire quella.
  1. Totalmente incapace di afferrare gli ingredienti quando ci passo davanti,
  1. devo seguire quella famosa lista che ho nella mente.

 

  1. ( sono i problemi che affliggono noi della Vergine. Pigne immense ma altrettanto precise quando spadelliamo! ) 

 

 

  1. La besciamella mi ha sempre messa in soggezione quindi l’ho fatta solamente un paio di volte ma con scarsi risultati.

 

  1. Questa volta ho deciso di ritentare e di seguire la ricetta di un’amica che non sbaglia mai!

 

 

 

 

INGREDIENTI:

 

  1. 100 gr di burro
  2. 80 gr di farina 00
  3. 1 lt di latte fresco intero
  4. 1 pizzico d sale
  5. noce moscata grattugiata q.b.

 

 

PROCEDIMENTO:

 

 

  1. Scaldare il latte in un pentolino ed in seguito aromatizzarlo con la noce moscata ed il sale.

 

  1. In un altro pentolino capiente far sciogliere il burro a fuoco lento

 

  1. ( questa volta ho usato quella meraviglia del Burro Occelli è il risultato è stato strepitoso ).

 

  1. Una volta sciolto il burro, togliere il pentolino dal fuoco ed aggiungere la farina setacciata mescolando con la frusta.

 

  1. Riporla sul fuoco lento e farla diventare dorata.

 

 

 

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  1. Ecco, abbiamo ottenuto il roux!

 

 

  1. Unire il latte al roux continuando a mescolare con la frusta.

 

  1. ( io uso la frusta elettrica così sono sicura di non avere grumi! ).

 

  1. Cuocere per ca 5 minuti finchè la besciamella non si addensa.

 

 

 

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  1. L’ho usata per la mia lasagna alla bolognese.

 

  1. Non è rimasta nemmeno una briciolina…anche il peloso ha gradito 😉

 

 

 

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  1. N.B. Se la preferite più densa aggiungete burro e farina.

 

  1. Se la volete più liquida diminuite le dosi!

 

 

 

 

 

 

 

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Il mio salame al cioccolato in un sabato sera di novembre ( e Natale è sempre più vicino )!

  Quando fuori, al sabato sera, impazza la movida, nella lazy home io tento un salame al cioccolato. Perchè dopo un venerdì sera riscaldati dal camino delle Armoniche e dopo…

 

  1. Quando fuori, al sabato sera, impazza la movida, nella lazy home io tento un salame al cioccolato.
  2. Perchè dopo un venerdì sera riscaldati dal camino delle Armoniche e dopo aver assaggiato uno dei salami al cioccolato più buoni del mondo,
  3. ho voluto replicare.

Ho sfogliato un pò di ricette, ho apportato qualche modifica quà e là e ne è uscito un lazy salame 🙂

  1. Ingredienti

 

  1. Biscotti Digestive 300 gr
  2. Burro 150 gr
  3. Zucchero 100 gr
  4. Cioccolato Fondente all’ 80% 200 gr
  5. 2 Uova
  6. Amaretto di Saronno 2 cucchiai

 

 

 

 

Procedimento

  1. Lasciare il burro a temperatura ambiente per farlo ammorbidire,
  2. e nel frattempo sbriciolare i biscotti secchi ( io su tutti preferisco i Digestive! ) in un ciotola.

 

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  1. Sciogliere il cioccolato fondente ( confesso che io ne metto anche un pò al latte! )  
  2. e lavorarlo fino a farlo diventare cremoso e senza grumi e poi lasciarlo raffreddare.
  3. Quando il burro sarà diventato morbido, spatolarlo fino a farlo diventare cremoso;
  4. aggiungere lo zucchero, le uova, il cioccolato sciolto e l’amaretto di Saronno.

 

 

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  1. Amalgamare bene il tutto e versarlo nella ciotola con i biscotti sbriciolati.
  2. Distendere l’impasto sulla carta forno, arrotolarla fino a farla diventare un salame 🙂
  3. Infine avvolgerla nella stagnola.

 

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  1. Lasciare il salame in frigo per un paio d’ore ( meglio 3 o 4! ) e poi servirlo a fettine.
  2. Da accompagnare con panna montata o caramello o cioccolato fuso ( o anche all together 🙂 )!

 

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Un inizio di primavera al sapore di Roquefort, pere e noci!

      Ieri ho, finalmente, sentito la primavera!     Nell’aria e nel cuore.     Non potevo che festeggiarla in una Lazy Home illuminata dalle lanterne e profumosa…

 

 

 

Ieri ho, finalmente, sentito la primavera!

 

 

Nell’aria e nel cuore.

 

 

Non potevo che festeggiarla in una Lazy Home illuminata dalle lanterne e profumosa di tulipani e Roquefort fuso.

 

 

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Ho spadellato al Bistrot e creato un delizioso risotto al gorgonzola, Roquefort, pere e noci.

 

 

 

INGREDIENTI  per 4 persone

 

300 gr Riso Carnaroli

2 pere

1 bicchiere dio Vino Bianco

50 gr Gorgonzola Mascarponato

50 gr Roquefort

50 gr Noci Sgusciate

100 gr Parmigiano Reggiano

1 Scalogno

50 gr Burro

Brodo Vegetale

 

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PROCEDIMENTO:

 

Preparare il brodo vegetale. Solitamente io uso i dadi austriaci – per noi facilmente reperibili: stessa signora sorridente sulla confezione, stessa piega anni 70, sapore decisamente più deciso!

 

Tagliare finemente lo scalogno e farlo rosolare con il burro.

 

 

 

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Aggiungere il riso e farlo tostare per qualche minuto.

 

 

 

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Aggiungere il vino bianco e farlo sfumare quindi aggiungere, un mestolo alla volta, il brodo fino a cottura del riso.

 

 

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Tagliuzzare le noci.

 

Tagliare a cubetti le pere. Metà andranno tritate, l’altra metà andranno aggiunte al riso in cottura.

 

 

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Tagliare il Roquefort a pezzetti e preparare il gorgonzola mascarponato.

 

A qualche minuto dal termine della cottura aggiungere le noci, le pere a cubetti e le pere tritate, il formaggio.

 

Spegnere il fuoco, aggiungere il Parmigiano Reggiano e mantecare.

 

 

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Impiattare e guarnire con noci e fettine di pera.

 

 

 

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Crumb Bars di Diletta!

  Questa ricetta è arrivata a me grazie alla regina del gioiello homemade ovvero la mia amica   Diletta:   una fonte inesauribile di interessi, hobby, idee e tanti tanti…

 

Questa ricetta è arrivata a me grazie alla regina del gioiello homemade ovvero la mia amica

 

Diletta:

 

una fonte inesauribile di interessi, hobby, idee e tanti tanti dolci!

 

 

 

 

Tutto è partito da una semplice Whatsappata, alle 8:40 pm, proprio in area FAME NERA

 

quando il foglietto appeso al frigo recita:

 

 

LUNEDI’ – CENA: frullato EnerZona.

 

PORCA PALETTA/PUPAZZA/VACCA! Devo subire in silenzio!

 

Dile's WA!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Deduco sia spaziale in quanto il suo amato Gigi – per i più Matteo, mio amico d’infanzia

 

e suo tester in cucina – ha grattato anche la teglia!!!!!

 

 

 

 

 

 

Fondamentale: il libro esistenziale per golosi ovvero la Bibbia dei dolci made in US di Diletta 🙂

 

 

La Dolce Bibbia di Dile!

 

 

 

 

 

 

 

 

INGREDIENTI PER 20 BARRETTE:

 

200 gr di zucchero

400 gr di farina 0 ( Manitoba – The Best )

1 cucchiaino di lievito in polvere

1/4 di cucchiaino di sale

la scorza grattugiata ed il succo di 1 limone non grattato

230 gr di burro freddo a pezzetti

1 uovo

il succo di un limone

300 gr di marmellata di lamponi/fragole o frutta a scelta

400 gr di lamponi/fragole o frutta a scelta fresca

 

 

Start:

 

Preriscaldare il forno a 190 gradi e imburrare una teglia 22×33

 

N.B. Fino ad oggi ho vissuto nell’ignoranza: le teglie, per me, erano pù grandi o più piccole

 

ma le misure no.

 

Mai!

 

Però questo ordine nelle cose mi piace perciò se non avete in casa una teglia 22×33,

 

vedete di rimediate ASAP!

 

 

 

Nella planetaria mettere la farina, lo zucchero, il lievito, il sale e la scorza di limone

 

 

 

Manitoba!

Diamoci sotto...

Farina, uova e fruste!

 

 

 

 

 

 

 

Mescolare per bene e poi, a temperatura ambiente, con le mani, spezzettare il burro

 

ed aggiungerlo al composto e con le fruste al massimo della velocità far diventare

 

il composto granuloso.

 

Unire l’uovo e continuare a sbattere fino a far diventare il tutto un insieme di granuli:

 

 

 

 

Burro!

Farina e Burro!

Farina, uova e fruste!

Pallini golosi!

 

 

 

 

 

 

 

A questo punto versare metà del composto nella vaschetta imburrata:

 

Nel frattempo preparare la frutta, aggiungerci la marmellata ed un pò di succo di limone

 

mescolando bene

 

 

 

Fragoline!

Fragole!

 

 

 

 

Distendere la frutta nella vaschetta sopra al composto granuloso e coprirla con la restante

 

metà dei granuli.

 

Pronta per essere infornata per 45 min circa finchè la superficie non diventa dorata!

 

 

Pronto da infornare!In forno!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ora, la mia conclusione è la seguente:

 

Non c’è più religione: pubblico ma non mangio.

 

C’è qualcosa che non mi torna!

 

Nell’attesa continuo con il Drenax 🙂

 

 

 

 

 

 

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