MissMess

MissMess

Life, Love, Passion

Tag: bosio

Bistrot Bosio – l’aperitivo che non ti aspetti!

      Avete già capito che toccherà ripassare per provare anche l’aperitivo,  vero? Ci eravamo lasciati così, dopo una fantastica degustazione dolce – tra fragole, burro della Normandia, frutto…

 

 

 

Avete già capito che toccherà ripassare per provare anche l’aperitivo,  vero?

Ci eravamo lasciati così,

dopo una fantastica degustazione dolce

– tra fragole, burro della Normandia, frutto della passione

e il mio amato pistacchio di Bronte.

( per chi se la fosse persa, trovate il racconto completo qui )

 

 

 

Non potevamo, quindi, non tornare sul luogo della lussuria gastronomica.

Non potevamo non provare i meravigliosi cocktails

creati dietro al bancone del bar

mentre noi degustavamo bavaresi, cheesecake

e Sacher bianche.

 

E poi era assolutamente impensabile non assaggiare quei macarons

che mi hanno fatto innamorare:

un colpo di fulmine al primo sguardo,

un pensiero fisso fino al momento in cui abbiamo rimesso piede al bistrot.

Rieccoci, finalmente, al Bosio.

 

 

 

Siamo arrivati per assaggiarne un paio ed è finita che ne abbiamo bevuti sette.

 

Complici i racconti appassionati di Gian

– che nonostante professi la sua non perfetta conoscenza della materia 

in realtà è un fiume in piena,

capace di farmi appassionare al Moscow Mule quando io,

da sempre,

l’ho bistrattato a favore del tanto amato Gin Tonic.

 

 

 

Ebbene, gente, la situazione si è ribaltata.

La sorpresa ha vinto.

La capacità e la passione di Gian hanno cambiato le carte in tavola.

Una nota di merito va alle tartine che accompagnano i drink.

Sempre due a testa e sempre diverse a seconda dell’estro del giorno.

Potete trovare salame nostrano,

Pata Negra,

taglieri di affettati vari,

formaggi francesi,

panini gourmet – noi ne abbiamo assaggiato uno delizioso alle melanzane 

ma anche proposte Veg

come dei buonissimi crostoni di pane con purea di pomodoro e olio crudo

che la semplicità, si sa, vince sempre.

 

 

 

Sarebbe difficile e noioso stilare una lista di tutto ciò che abbiamo assaggiato,

ma soprattutto non renderebbe giustizia alla passione

che viene messa per fare ogni singolo drink,

perciò ho deciso di creare una rubrica settimanale in cui ve li presenterò uno ad uno,

raccontandovi degli ingredienti,

delle curiosità,

del tocco di Bosio perchè mai parole furono più vere di quelle di B. Franklin:

Non ci può essere una bella vita dove non c’è buon bere.

 

 

 

 

Anche in questo caso il mio cuore ha il suo personale podio:

Medaglia d’oro: Moscow Mule

leggermente piccante, grintoso, che scalcia come un asino ( e da qui il Mule del nome ).

Ritornato in voga a New York negli anni 2000.

Prettamente estivo e rinfrescante.

Composto da una piccola percentuale di vodka Moskovskaya, lime spremuto,

ginger beer e anice stellato

che Gian ha accompagnato con un Croque Monsieur da perdere i sensi.

Per chi non l’ha ancora mai provato, a prima vista potrebbe sembrare un semplice toast

invece ha un’anima di besciamella,

prosciutto cotto e gruviera grattugiato.

Chiuso e ricoperto di altra besciamella e gruviera, 

anzichè passare nella tostiera viene cotto al forno.

Consigliato anche in pausa pranzo: veloce, caldo e golosissimo.

 

Medaglia d’argento: Italian Mule 

 

Inventato da Roby Marton – produttore di Gin trevigiano che,

oltre ad inventare l’Italian Mule,

ha creato un gin botanico

che è ora tra i più apprezzati al mondo.

L’Italian Mule viene servito in un particolare bicchiere in latta che già di suo fa un figurone.

Composto da Gin Roby Marton, succo di lime e pimiento al posto del ginger beer

è talmente buono che va giù come l’acqua e una volta provato non riuscirete più a farne a meno.

 

Medaglia di bronzo: l’Americano Inaspettato

La prima cosa che colpisce è che viene presentato nel tumbler alto

anzichè nel solito tumbler basso ed il colpo d’occhio non è niente male.

Rivisitazione del classico americano:

due parti di bitter, due parti di vermouth ed una spolveratina di soda

con un’aggiunta di essenza di arancia amara, un paio di gocce di angostura all’arancia

e delle fettine di arancia all’interno per stemperare il tutto.

Il Vermout usato è il Peliti – torinese doc – amaro ma leggermente più speziato.

Ebbene, io sono una gran estimatrice dell’Americano perciò non potevo lasciarlo fuori dal podio

ma credetemi che è una lotta all’ultimo sangue.

 

Ma degli altri non ne vogliamo parlare?

 

Ci vediamo sabato prossimo con il

Bosio’s Drink of the Week

per il primo Cocktail!

 

 

Bistrot Bosio –  Via Trieste, 153 – Staranzano

 Facebook

Instagram

Foto di Felice Sorrentino

 

Nessun commento su Bistrot Bosio – l’aperitivo che non ti aspetti!

Panetteria Bosio – fermarsi per caso e finire per assaggiare tutto!

    PARLIAMO DI DOLCEZZE         Siamo capitati per caso in questo piccolo, delizioso, accogliente, dolcissimo mondo. Sulla strada principale di Staranzano, tra casette circondate da giardini…

 

 

PARLIAMO DI DOLCEZZE

 

 

 

 

Siamo capitati per caso in questo piccolo, delizioso, accogliente, dolcissimo mondo.

Sulla strada principale di Staranzano, tra casette circondate da giardini verdi,

sorge il Panificio Bistrot Bosio

Impossibile non vederlo e altrettanto impossibile non fermarsi.

Facciata in pietra viva e caldo rosso bordeaux.

Una torretta che richiama i castelli, i principi e le principesse delle favole.

Decidiamo di fermarci e di prenderci un caffè al volo.

Seeeeeee.

L’arredamento stile francese, il legno alternato all’azzurro delle sedie,

i fiori sui tavoli,

i morbidi cuscini

e le vetrate enormi che lasciano entrare il sole ci conquistano

e ne usciamo sul far della sera,

dopo aver assaggiato tutto il menù.

 

 

 

 

Scegliamo il tavolo all’angolo, quello con i famosi morbidi cuscini, e veniamo serviti da Gianfranco,

ultimo delle quattro generazioni dei Bosio

che ha creato un paradiso di dolcezza in un contesto cittadino.

Gian ci travolge con i suoi racconti e la sua passione per panificazione e pasticceria.

Per lo studio certosino con cui vengono creati i dolci.

Per i suoi racconti parigini di boulangerie ma anche di burro di Normandia “Elle & Vire”,

di caffè e della nostra famosa pinza.

Che deve avere un taglio a doppia ZZ che in cottura forma una corona, lo sapevate?

Indecisissimi su cosa scegliere optiamo per una degustazione

che accompagniamo con caffè prima e Moscato poi. 

Un tripudio di cioccolato, cocco, fragole, arancia e pistacchio

( ebbene sì, proprio quel pistacchio di cui vi parlo sempre e di cui in Sicilia ho fatto incetta! ).

Iniziamo da una rinfrescante mousse alla menta e al cioccolato

che ricorda un pò l’After Eight inglese.

Menta, caffè e cioccolato sono gusti sud americani che si sposano molto bene e risultano perfetti prima del caffè.

Continuiamo con una bavarese al cocco con una ganache al cioccolato

e tante scaglie di cocco in copertura

– che per un’amante del cocco come me è già delirio.

Ma è con l’arrivo del caffè che il gioco si fa duro:

quando veniamo travolti da una profusione di pistacchio di Bronte su base di

biscuit al cioccolato,

ganache al pistacchio con sopra una bavarese al pistacchio, per finire con una ganache al cioccolato scuro

e ancora scaglie di pistacchio.

 

Per la cronaca, sono morta e poi risorta solo per assaggiare la portata successiva 😉

La mousse all’arancia con una gelée all’arancia navel

e la cheesecake con gelatina al frutto della passione e interno al cioccolato bianco

La sorpresa è stata il Moscato di Lignana che, insieme al cioccolato bianco, ha perfettamente bilanciato

l’acidità del frutto della passione.

Per chiudere una cheesecake di fragole servita nel bicchiere

con una gelée naturale di fragole e base di biscotti inglesi.

 

A pancia piena e cuore gioioso posso dirvi che il mio podio è: 

Medaglia d’oro: il pistacchio in tutta la sua magnificenza

Medaglia d’argento: la cheesecake al frutto della passione accompagnata dal Moscato di Lignana

Medaglia di bronzo: la cheesecake di fragole servita nel bicchierino

Menzione d’onore alla Sacher Bianca rivisitata alla Bosio maniera con la collaborazione di pasticcieri austriaci.

Presente il classico pan di spagna al cioccolato della Sacher Torte di Vienna ma,

tra i due strati,

anzichè la solita marmellata di albicocche,

hanno optato per una marmellata naturale di lampone

con sopra una ganache al cioccolato bianco!

 

Avrete certamente notato che i dolci non hanno un nome:

ebbene sì, è proprio così.

Ogni due settimane cambiano,

seguendo l’estro del pasticcere e di Gian che assaggia tutto, sempre e comunque,

prima di far uscire un nuovo dolce dalla sua cucina.

Perciò abbiate fede ed affidatevi a loro per la scelta.

Non rimarrete delusi, ve lo assicuro!

 

 

 

Il re della degustazione, Mr. Pistacchio di Bronte

 

 

 

 

La regina della degustazione, Mrs. Cheesecake al frutto della passione e cioccolato bianco,

la mousse all’arancia

 

 

 

 

La cheesecake alle fragole con gelée naturale di fragole

 

 

 

La bavarese al cocco con la ganache al cioccolato 

 

 

 

Con il titolare Gian Bosio, tra un moscato ed una cheesecake al frutto della passione

 

 

 

La Sacher Bianca – rivisitazione della classica Sacher alla Bosio maniera

 

 

 

Il meraviglioso banco dolce del Bosio dove potete trovare anche dei mega strepitosi macarons, rigorosamente ricetta francese originale.

 

 

 

 

 

Per una cultrice del caffè come me, assaggiarne uno nuovo è emozione pura.

Il Club Kavè è stato illuminante:

tazzine dai colori accesi, profumo fruttato e gusto strutturato.

Fa parte del gruppo Filicori che decide di puntare su un prodotto di alta qualità

dopo più di 40 anni alla guida della torrefazione bolognese Filicori Zecchini.

Lo abbiamo abbinato al pistacchio e ai tre cioccolati

prima di passare al Moscato di Lignana

che ha chiuso la degustazione.

 

 

 

 

 

Ho passato un pomeriggio ad assaggiare, fotografare,

gironzolare tra i forni che panificano più volte al giorno,

baguette appena sfornate,

salumi e formaggi francesi

 – che per chi mi conosce bene sa che uscirne indenne è cosa pressochè impossibile – 

Ma soprattutto, tra una chiacchera e l’altra,

ho scoperto che Bosio al tramonto si trasforma:

gran scelta di vini e cockail accompagnati da taglieri di salumi e formaggi.

Avete già capito che toccherà ripassare per provare anche l’aperitivo vero?

 

 

 

 

 

 

Se decidete di ordinare la vostra torta di compleanno,

di assaggiare quelle meravigliose mignon

o semplicemente di passare a dare un’occhiata

Panificio Bosio –  Via Trieste, 153 – Staranzano

oppure potete visitare le loro pagine

 Facebook

Instagram

Foto di Felice Sorrentino

 

 

 

 

3 commenti su Panetteria Bosio – fermarsi per caso e finire per assaggiare tutto!

Type on the field below and hit Enter/Return to search