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Life, Love, Passion

Primavera tecnologica, di matrimoni, cicogne, battesimi e Kiko!

La settimana scorsa ho portato il mio pc a fare un tagliando. A dimostrazione che quel Murphy non sbaglia un colpo, il mio fidato iPad si è impallato così ho…

La settimana scorsa ho portato il mio pc a fare un tagliando.
A dimostrazione che quel Murphy non sbaglia un colpo, il mio fidato iPad si è impallato così ho comprato il nuovo, meraviglioso iPad Air pieno di GB per non rimanere disconnessa dal mondo e per non dover eliminare parte del mio mondo nel cambio vecchio/nuovo.
Le mie foto, la mia musica, le mie note le voglio sempre con me.
Sempre.
Ovunque.
È tutto molto semplice.
Una sola parola: Backup!
L’ho fatto!
E sono tornata a dicembre 2011.
Un anno molto bello e soprattutto un anno con pochi GB!
Anche il nuovo iPad Air è andato a farsi tagliandare!
Con lui sono stata tagliandata anch’io: il tecnico, in nome della mia trentennale amicizia con la sua fidanzata, a denti stretti e con un filo di voce tremolante ha detto che “può succedere”.
Raramente, in quanto iTunes è molto intuitivo, ma può succedere….lui non aveva ancora conosciuto nessuno al quale sia successo ma lavora nell’ambiente solo da una decina d’anni….

Molto bene.

Il 14, si sa, è il mio numero.
Il 2014, perciò, DEVE essere il mio anno.
È chiaro!
Finora è solo l’anno di chi mi circonda.
Sono persone molto fortunate!
È un buon inizio anche questo!

E poi è la primavera dei matrimoni, dei battesimi e delle cicogne.
Nell’ordine: un battesimo, un matrimonio, un altro matrimonio, una nascita.
Nemmeno uno mio, sia chiaro!

Ma quando si parla d’ amore sono sempre in prima linea.
Una paladina.

Per me stessa sono la paladina degli amori sofferti, quelli che tolgono il sonno, la voglia di lavorare, la voglia di scrivere, perfino la parola, ma MAI la fame!!!!
Per le mie amiche sono la paladina degli amori da favola, quelli dei libri, quelli dei film a lieto fine, quelli in cui c’è sempre il sole, i colori sono brillanti e la felicità sprizza da ogni poro, anche dall’unico poro del Chihuahua che le accompagna!

La mia amica Titti il 3 maggio sposerà il suo orsetto, di conseguenza diventerà un’orsetta anche lei.
È in pressione da circa 1 anno ma è ufficialmente emozionata solo da sabato scorso.
Le diete iniziano il lunedì.
Le emozioni il sabato.
Nel mezzo ci sono le nostre telefonate notturne.
Io e lei abbiamo un rapporto prettamente telefonico – tipo 144 – dovute a cause logistiche – con la differenza che noi parliamo di cose molto poco erotiche ma molto divertenti, finché la melatonina non fa il suo effetto ed io mi spengo nel pieno dell’unico discorso serio della serata!
Avere amiche a distanza è bellissimo perché ci si deve impegnare davvero e si capisce subito se è vera amicizia….dopo la 20esima telefonata andata a vuoto si ha la tentazione di mollare ed è lì che viene fuori la verità…e poi son soddisfazioni: rendersi conto di essere amiche da una vita nonostante i traslochi, i cambi di lavoro, di fidanzato, di città ti rende orgogliosa.
Significa che hai fatto un buon lavoro.
Con le amiche delle propria terra, però, è ancora più divertente!
Titti, per esempio, è una triestina trapiantata nel ricco varesotto.
Sabato, il giorno in cui ha ufficializzato di essere emozionata, da buona amica l’ho supportata ed è finita che abbiamo parlato 10 minuti del suo vestito da sposa, 5 minuti dell’acconciatura che le farà Simonetta, 3 minuti tra calze e scarpe e circa 1 ora e mezza dei vini del Collio che verranno serviti alla cena nuziale!
Ho come la sensazione che sarà un bel matrimonio e che non moriremo di sete!!

Seguiranno un altro matrimonio, un battesimo in data ancora da definirsi ed una nascita ma quella sarà in autunno perciò la festeggeremo con castagnaccio e vin brûlé!

Realizzato tutto ciò e rendendomi conto che il 2014 è ancora lungo perciò ci DEVE pur essere qualcosa di bello in serbo anche per me, sono entrata da Kiko.
Kiko è un luogo di perdizione che dovrebbero vietare alle minori di 65 anni.
All’entrata dovrebbero chiedere di consegnare portafogli, carte di credito e simili ad una guardia giurata che li restituirà solo fuori dalla zona rossa.
Dovrebbero apporre un cartello che impone una spesa massima settimanale, pena l’espulsione a vita da TUTTI i negozi di tutta la catena in TUTTA Italia.
È inutile aumentare di 80,00 € mensili gli stipendi se poi esiste Kiko.

In Kiko Wonderland gli ombretti in stick sono più glitterati ( facilissimi da stendere ed economicissimi ), i gloss sono molto più gloss ( facilissimi da stendere ed economicissimi ), le BB Cream molto più B ( facilissime da stendere ed economicissime ), i mascara hanno una texture

più cremosa ( facilissimi da stendere ed economicissimi ), gli smalti hanno più colori del Pantone ( facilissimi da stendere ed economicissimi ) in compenso tu sviluppi una dipendenza che neanche il Sert può curare!

Preso atto di tutto ciò, la mia primavera 2014 la vedo piena di amore, viaggi, amici, farfalle, fiori e SMALTI!

 

 

 

 

 

 

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Spaghetti con le Canoce!

    Ecco. Questa è una di quelle cose che si devono mangiare a casa! Possibilmente a casa della mamma di Sara! La prima e l’ultima volta le ho mangiate…

 

 

Ecco. Questa è una di quelle cose che si devono mangiare a casa!

Possibilmente a casa della mamma di Sara!

La prima e l’ultima volta le ho mangiate da lei….nel mezzo qualche ristorante ma no! Semplicemente no e mi chiedo come mai.

Ho seguito il passo a passo, ho scattato le relative foto e pare facilissimo da preparare.

Non servono molte parole.

Semplicemente strepitoso!

Stasera mi cimento…incrociamo tutto!

Dajee LazyPippi!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

Spaghetti con Canoce ( Cicale di mare )

A freddo:

Cicale pulite
Prezzemolo
Aglio
Acqua
Pan Grattato
Vino Bianco
Pepe
1/2 bicchierino d Cognac
1 cucchiaio di Panna fresca

Coprire con acqua e vino.
Cucinare fino a quando si addensa.

Cucinare gli spaghetti n. 5, scolarli e poi farli saltare nel sugo.
Attenzione alle canoce…spariscono !

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Un mese di noi, MissMess

Ho aspettato con grande trepidazione il primo complemese di MissMess, ci ho pensato ogni giorno dal 15 febbraio e poi, stamattina, come insegna Murphy, me ne sono dimenticata! Fortuna che,…

Ho aspettato con grande trepidazione il primo complemese di MissMess, ci ho pensato ogni giorno dal 15 febbraio e poi, stamattina, come insegna Murphy, me ne sono dimenticata!

Fortuna che, consapevole dei miei limiti, ieri ho puntato la sveglia sul telefono ed alle 11 ha trillato!

MissMess: complemese!

Con annessi emoji: palloncini rossi, pacchi regalo e cotillons.

Mi sono sentita una cretina.

Cretina ma felice.

Felicissima, direi!

Quando c’è da festeggiare io sono sempre felice!

Allora ho pensato che avrei dovuto fare qualcosa di bellissimo e speciale.

Per me bellissimo significa tante cose.

Bellissimo è mangiare un chilo di gelato con panna da Grom senza sentire la necessità di ingurgitare una confezione intera di Drenax Forte dopo…e non sentirsi in colpa!

Bellissimo è ascoltare ossessivamente l’ultima canzone di Francesco Sarcina ed immaginare di essere quella tipetta che gli fa tornare il sorriso ad ogni respiro!

Bellissimo è fare la spesa in una di quelle fantastiche catene di drogherie dove, una volta entrata, non puoi fare altro che lasciarti avvolgere da quel delizioso profumo di Coccolino ai Fiori di Cotone, immaginando di correre su un prato verde, con le lenzuola stese al vento, rincorsa da un Labrador e con un Mocio in mano. I

o ed il Mocio siamo una cosa sola, le mie amiche del cuore lo sanno.

Lui è l’amico silenzioso che mi fa compagnia nei momenti di stress quando pulisco per smaltire il nervosismo.

Ma anche nei momenti di relax, a casa, quando ho il tempo di vedere le impronte fangose dei miei adorati pelosi e pulire in preda ad una crisi di nervi perché io sono della Vergine: ordine e pulizia sovrane!

Per festeggiare, quindi, oggi ho comprato un Mocio!

Ma oggi ho anche bevuto un caffè con il mio amico Fabio, che fa un lavoro pericolosissimo.

Ha un’agenzia di viaggi.

Mi spaventa meno un narcotrafficante colombiano che un proprietario di un’agenzia viaggi!

Non è l’unico amico pericoloso che ho ma lui ha un’aggravante in più: ha appena trasferito il suo ufficio accanto al mio: ciò significa che sono finita!

Stamattina ha preso il caffè con noi anche la sua collega Giulia– simpaticissima – ma 2 agenti di viaggio seduti di fronte a me non lo posso accettare!

Come previsto siamo finiti a parlare dell’imminente arrivo dell’estate. Delle meritate vacanze. Della Grecia – che amo – di Formentera – che amo – di Londra – che amo – di New York – che amo…e mi sono resa conto che amo troppo!

Non ce l’ho fatta: per paura di non trovare posto ho prenotato la settimana settembrina a Formentera ( Barbara ringrazia, lo so! Lei è peggio di me ☺ . ) ed opzionato una settimana in Grecia ( da decidere quando, con chi, dove. Ma non è importante. Anche da sola! )…ed era solo un espresso…la volta che ci facciamo caffèlatte e cornetto mi tocca chiedere il pensionamento anticipato!

Ora, seduta da Drops, sul divano Shabby, bevendo un caffè freddo perché la primavera è arrivata e si sente, aspettando l’arrivo del weekend che per me inizia alle 17 di ogni venerdì, non riesco a non ripensare ai giorni di sole e mare sulla sabbia bianca della piccola isola felice. Agli aperitivi al tramonto, alle cena in riva al mare, al Gazpacho ed alla Paella di Fonda Pepe e poi a lui, il mio cesto rosa e azzurro sapientemente dipinto a mano solo per me da OYA – piccola isola shabby della piccola isola felice.

In quel luogo il tempo pare essersi fermato.

Si è fermato anche nella mia testa ed è bellissimo.

E’ ancora estate.

C’è sempre il sole.

C’è sempre un motivo per festeggiare.

Buon complemese MissMess.

Quest’estate ti porto con me!

 

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Arca fa primavera!

E’ primaveraaaaaaaaa!!! Questo abbiamo pensato io e Sara venerdì mattina, baciate dal sole! Andando contro tutti i dettami logici che ci vorrebbero all’aria aperta al primo raggio che annuncia l’arrivo…

E’ primaveraaaaaaaaa!!!

Questo abbiamo pensato io e Sara venerdì mattina, baciate dal sole!

Andando contro tutti i dettami logici che ci vorrebbero all’aria aperta al primo raggio che annuncia l’arrivo della primavera dopo un inverno di sola pioggia, noi decidiamo di andare al cinema!

Io, appena uscita dalla mia dipendenza da sale cinematografiche, non dovrei nemmeno avvicinarmi ad un multisala; lei, che le frequenta solo per tenersi aggiornata in materia di lucide macchine rombanti e parlanti, principesse sul ghiaccio, pinguini in Madagascar, tutto disegnato ed animato, probabilmente si emoziona alla sola idea di vedere dei veri esseri umani sullo schermo!

L’essere umano in questione è il protagonista del film scelto.

Ozpetek il regista.

Il nostro capro espiatorio.

La scusa per vedere Francesco Arca.

L’attore Francesco Arca.

Proprio quello che stava sul trono della de Filippi.

Ed ora ho finalmente capito perché era lì.

Se l’è meritato tutto quel trono!

Ad onor del vero, Sara aveva già notato l’Arca in tempi non sospetti ma io ho sottovalutato il suo giudizio.

Chiedo venia e mi propongo di guardare e riguardare il suo film per espiare la mia colpa!

Il nostro programma è bellissimo: cinema matinée della domenica e poi pranzo da Mc Donald’s per dibattere in merito.

Trattandosi di Arca c’è di che dibattere!

 

Ovviamente non abbiamo fatto nulla di tutto ciò.

 

Io il film l’ho visto venerdì sera con la mia amica Fra, in piena forma comico/umoristica e molto ferrata – pure lei – in materia Arca.

Un venerdì sera di quelli che piacciono a me.

Un venerdì che mi rilassa più di un massaggio da 60 minuti con le pietre calde in una spa in montagna.

Cinema e cena.

Ora, dopo 2 ore di film emotivamente coinvolgente per il tema trattato, io e Fra siamo uscite emotivamente e fisicamente provate.

Gli occhi più di tutto.

Mi sono chiesta più volte se è giusto che certi uomini, noi donne, li dobbiamo guardare solo sullo schermo!

Se il mondo fosse giusto ci sarebbe un Arca per ognuna di noi.

Ci abbiamo mangiato su brindando con delle pinte irlandesi ma non è bastato.

Non abbiamo trovato la quadra.

Non mi resta che tornare al cinema con Sara.

Riguardare il film.

Riguardare Arca.

Ed alla fine confermare che, oltre lo sguardo magnetico, le spalle possenti, i tattoos che neanche il Canaletto, Arca sa anche recitare e lo fa benissimo!

 

Ragazze, propongo una matinée tutte insieme per domenica prossima! Se piove non fa nulla.

Arca fa primavera!

 

 

 

 

 

 

 

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Let’s Kefir! Il mio Kefir Home Made!

Ieri sera, dopo una vita, il mio amico Paolo mi ha finalmente invitata a cena e mi ha deliziata con i suoi manicaretti di pesce!   Anche questa volta sono…

Ieri sera, dopo una vita, il mio amico Paolo mi ha finalmente invitata a cena e mi ha deliziata con i suoi manicaretti di pesce!

 

Anche questa volta sono tornata a casa satolla ed al posto della solita camomilla ho ingurgitato 120 granelli di Brioschi per riuscire a farmi abbracciare serenamente da Morfeo ☺

 

Ad un certo punto, a sorpresa, Paolo estrae un giga barattolo di Nutella pieno di latte con una strana palla granulosa in ammollo!

 

Con grande orgoglio mi offre in dono un paio di granelli della palla aliena per darmi la possibilità di creare una mia produzione casalinga. Ma di cosa???? E perché????

 

Con un sorriso tronfio mi comunica che si tratta di preziosissimi granuli di Kefir.

 

Totalmente ignorante in materia ho immediatamente googlato per ampliare la mia conoscenza in merito ed ho scoperto che il Kefir ha innumerevoli benefici, ma proprio tanti, perciò ho detto SI, LO VOGLIO!

 

Come se fossi all’altare con il prescelto accanto.
Fasciata in un voluminoso abito bianco.
Con la musica di Enya in sottofondo.
Con gli amici commossi intorno.

Invece c’eravamo solo io e la palla aliena.

Scegliendo di portarmela a casa ho scelto di prendermene cura e di farla crescere per poter disseminare i suoi granelli a casa di tutti i miei amici.

Perciò, amici, let’s Kefir!!!!!!

 

 

 

” Il Kefir è una bevanda di latte fermentato originaria del Caucaso (Nord Ossezia). Si tratta di un alimento simile allo yogurt ma ricchissimo di fermenti probiotici: lo yogurt infatti contiene solamente L. bulgaricus e S. termophilus mentre il Kefir contiene decine e decine di specie tra batteri e lieviti, dimostrandosi quindi un integratore molto più completo e potente rispetto al comune yogurt. Per questo i migliori benefici si hanno preparando il Kefir in casa, avendo la certezza di consumare un prodotto fresco e pieno di fermenti lattici vitali.
Per produrre il kefir in casa è necessario innanzitutto avere la colonia batterica, comunemente chiamata granuli di Kefir, da cui partire per fermentare il latte. Data la fragilità e la difficoltà di conservazione di questi fermenti, è quasi impossibile trovare i granuli in commercio, ma poichè tendono a crescere molto rapidamente, è facile trovarli in regalo dai vari appassionati.
I benefici del Kefir sono innumerevoli: i fermenti resistono ai succhi gastrici e riescono ad arrivare vivi fino all’intestino, dove aiutano a digerire proteine, zuccheri e lattosio. Aiutano a produrre anticorpi, ad eliminare le tossine e stimolano il sistema immunitario. Il Kefir è stato assicurato alla proverbiale longevità delle popolazioni caucasiche. E’ stato utilizzato come cura per tutti i disturbi dell’apparato digerente, come antitumorale e come aiuto contro i malanni di stagione. L’unica controindicazione è per chi soffre di ulcera, dato che il kefir ha una elevata acidità. Aiuta a curare eventuali disbiosi e candidiasi, ed è indicato per ripopolare l’intestino dopo una cura con antibiotici. I suoi effetti antitumorali e protettivi per il sistema cardiovascolare sono stati dimostrati sia in vitro che in vivo. Il Kefir gioca un ruolo importante per il controllo dei livelli di colesterolo. Si sconsiglia di consumare Kefir a coloro che stanno facendo una cura con integratori di vitamina C perchè potrebbe rendere questa vitamina meno assimilabile.

 

 

 

Come si prepara il Kefir?

La preparazione del kefir è semplicissima, la parte più difficile è procurarsi i granuli con cui iniziare la produzione. Il necessario sarà:
• Un cucchiaio di granuli di kefir di latte
• Un contenitore in vetro per la fermentazione
• Mezzo litro di latte
• Un colino in plastica
• Un cucchiaio in plastica
• Un contenitore ermetico in cui riporre il Kefir una volta che questo è pronto
Versare il latte nel contenitore per la fermentazione. Evitare di riempire fino al bordo perchè con la fermentazione il latte aumenterà di volume. Il latte può essere vaccino o di capra, intero o scremato, sia fresco che a lunga conservazione. Consiglio di usare latte fresco perchè più appetibile ai fermenti. Anche i latte di soia, riso e cocco può essere fermentato. Il Kefir prodotto con latte scremato contiene solo 60 Kcal per 100 grammi.
Una volta che il latte ha raggiunto la temperatura ambiente, versare i granuli. Coprire con della carta da forno o una garza e lasciare riposare in un luogo buio in modo da preservare le vitamine fotosensibili. Mescolare spesso. Il contenitore non va chiuso ermeticamente perchè il Kefir è composto da batteri vivi che devono respirare. Dopo 24 ore (in estate) o 48 ore (in inverno) il Kefir sarà fermentato a sufficienza, e il caglio si sarà separato dal siero. Il siero è molto acido, e di solito lo butto via ma può essere conservato in frigo e utilizzato per fare pane e ricotta. Per separare il siero dal caglio, sarà sufficiente versare molto lentamente il contenuto del vasetto in un colino piuttosto capiente. Il siero scenderà subito, mentre il caglio, più solido, resterà compatto. Una volta eliminato il siero, si farà scendere il Kefir con l’aiuto di un cucchiaio, mescolando finchè non resteranno soltanto i granuli.
I granuli verranno immediatamente messi in nuovo latte per la successiva fermentazione, mentre il kefir pronto può essere riposto in frigorifero, in un contenitore ermetico, e si conserverà una settimana. E’ importante che colino e cucchiaio siano in plastica perchè il metallo uccide i fermenti! E’ meglio evitare di fermentare il Kefir per più di 48 ore perchè diventerebbe troppo acido, un po’ piccante e frizzante, e pur essendo commestibile, il sapore forte non è gradito a tutti i palati. Il Kefir prodotto in casa può essere leggermente alcolico (fino a 1°) a causa dei lieviti presenti.
Alcune persone potrebbero trovare il Kefir troppo acido, io consiglio di utilizzarlo per produrre dei deliziosi yogurt alla frutta. Sarà sufficiente tagliare della frutta a dadini (lamponi, pesche, mele, fragole o altro, a seconda della stagione) e mescolarle al Kefir, assieme ad un cucchiaio di miele. E’ un ottimo e sano spuntino nelle calde giornate estive.
Essendo una colonia di organismi viventi, il Kefir può andare incontro a sofferenza: il metallo (posate, colini) rilascia sostanze tossiche che uccidono i fermenti, così come vengono uccisi dal cloro presente nell’acqua. I granuli non vanno mai lavati, al limite si possono sciacquare in un po’ di latte fresco nel caso siano appena arrivati da un viaggio via posta. Se il Kefir è sofferente, la separazione del caglio dal siero potrebbe non avvenire in modo completo. Ciò può essere dovuto ad una recente divisione dei granuli, a temperature sfavorevoli, a un cambio di ambiente (passaggio da un tipo di latte ad un latte diverso) o più comunemente al sovrappopolamento dei granuli. I granuli infatti tendono a moltiplicarsi a dismisura e hanno bisogno di essere sfoltiti. Un cucchiaio di kefir è sufficiente per mezzo litro di latte, se i granuli diventano troppi e non si aumenta proporzionatamente la quantità di latte questi possono soffrire e non fermentare correttamente. La soluzione è scartare di volta in volta i granuli in eccesso: si possono mangiare utilizzandoli come se fossero fiocchi di latte, oppure si possono dare in adozione a qualche amico, o semplicemente buttarli.
Un altro consiglio per mantenere i granuli sempre al top è quello di rinvigorire il ceppo: dopo molte fermentazioni i granuli potrebbero indebolirsi, per cui potrebbe essere utile aggiungere ogni 6 mesi un flaconcino di Kefir biologico acquistato nel proprio negozio di fiducia. Il Kefir acquistato dovrà essere bianco e privo di additivi e aromi. Ricordate che il peggior nemico del Kefir sono le contaminazioni, quindi fate attenzione ad utilizzare contenitori sempre ben puliti e mantenere i vostri granuli il più possibile in condizioni di sterilità”.

( fonte: http://www.altairgarden.it/ )

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Rollata Panna e Fragole!

Novella, l’iperattiva mamma di Sara, è una potenza in cucina! Sa cucinare TUTTO e TUTTO le riesce da dio! Spazia dal pesce, alla carne, alle verdure alla piastra, al vapore,…

  1. Novella, l’iperattiva mamma di Sara, è una potenza in cucina!
  2. Sa cucinare TUTTO e TUTTO le riesce da dio!
  3. Spazia dal pesce, alla carne, alle verdure alla piastra, al vapore, saltate…anche una semplice insalata cruda, mangiata da lei, è più buona!
  4. Al momento della spartizione divina delle doti culinarie c’era solo lei!
  5. Basta accettarlo e mangiare senza farsi troppe domande…e poi ha una pregio che in pochi hanno: ti regala TUTTE le sue ricette e si spiega talmente bene che è impossibile non ottenere un risultato perfetto!
  6. Uno dei suoi numerosi cavalli di battaglia, insieme alla panna cotta, è la rollata, che ogni volta guarnisce in maniera diversa a seconda della richiesta.
  7. Questa volta, in occasione del compleanno e su richiesta della golosa nipotina Asia, ha fatto la rollata di panna e fragole…un successo annunciato come sempre!
  1. Dosi per 8 persone:

 

  1. 4 uova
  2. 4 cucchiai di zucchero
  3. 3 cucchiai di farina
  4. 1 cucchiai di frumina
  5. 1 fialetta di Rum
  6. 1/2 bustina di Lievito per dolci
  7. 400 gr di panna fresca

Procediamo:

 

  1. Montare le chiare con un pizzico di sale.
  2. Sbattere i tuorli con lo zucchero ed il Rum.
  3. Aggiungere la farina, il lievito e la frumina.
  4. Unire molto lentamente le chiare per fare in modo che non si creino dei grumi.
  5. Stendere la carta da forno unta di burro sulla teglia da forno.
  6. Infornare dopo aver preriscaldato il forno a 200 gradi.
  7. Cuocere per 10 minuti ca, fino a quando non diventa di un colore dorato.
  8. Prendere un canovaccio, bagnarlo con l’acqua, strizzarlo bene e stenderlo sopra il biscuit. Capovolgere la teglia, togliere la carta da forno ed arrotolare.
  9. Montare la panna con le fruste.
  10. Se non si vuole che smonti, aggiungere una bustina di Pannafix di Pane degli Angeli.
  11. Srotolare il biscuit, stenderci sopra la panna ( tanta! ), aggiungere le fragole tagliate a pezzetti e riavvolgere.
  12. Guarnire con le fragole e servire già impiattata…altrimenti rischiate che vada a finire come sempre quando ci sono io…spariscono gli angoli ed inizia lo scavo fino a quando non crolla tutto e tocca finirla!!!!
  13. P.S. Contro il mio interesse ho scattato una foto così avete la prova 🙂

 

 

 

 

 

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