MissMess

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Life, Love, Passion

Mese: Marzo 2014

Un mese di noi, MissMess

Ho aspettato con grande trepidazione il primo complemese di MissMess, ci ho pensato ogni giorno dal 15 febbraio e poi, stamattina, come insegna Murphy, me ne sono dimenticata! Fortuna che,…

Ho aspettato con grande trepidazione il primo complemese di MissMess, ci ho pensato ogni giorno dal 15 febbraio e poi, stamattina, come insegna Murphy, me ne sono dimenticata!

Fortuna che, consapevole dei miei limiti, ieri ho puntato la sveglia sul telefono ed alle 11 ha trillato!

MissMess: complemese!

Con annessi emoji: palloncini rossi, pacchi regalo e cotillons.

Mi sono sentita una cretina.

Cretina ma felice.

Felicissima, direi!

Quando c’è da festeggiare io sono sempre felice!

Allora ho pensato che avrei dovuto fare qualcosa di bellissimo e speciale.

Per me bellissimo significa tante cose.

Bellissimo è mangiare un chilo di gelato con panna da Grom senza sentire la necessità di ingurgitare una confezione intera di Drenax Forte dopo…e non sentirsi in colpa!

Bellissimo è ascoltare ossessivamente l’ultima canzone di Francesco Sarcina ed immaginare di essere quella tipetta che gli fa tornare il sorriso ad ogni respiro!

Bellissimo è fare la spesa in una di quelle fantastiche catene di drogherie dove, una volta entrata, non puoi fare altro che lasciarti avvolgere da quel delizioso profumo di Coccolino ai Fiori di Cotone, immaginando di correre su un prato verde, con le lenzuola stese al vento, rincorsa da un Labrador e con un Mocio in mano. I

o ed il Mocio siamo una cosa sola, le mie amiche del cuore lo sanno.

Lui è l’amico silenzioso che mi fa compagnia nei momenti di stress quando pulisco per smaltire il nervosismo.

Ma anche nei momenti di relax, a casa, quando ho il tempo di vedere le impronte fangose dei miei adorati pelosi e pulire in preda ad una crisi di nervi perché io sono della Vergine: ordine e pulizia sovrane!

Per festeggiare, quindi, oggi ho comprato un Mocio!

Ma oggi ho anche bevuto un caffè con il mio amico Fabio, che fa un lavoro pericolosissimo.

Ha un’agenzia di viaggi.

Mi spaventa meno un narcotrafficante colombiano che un proprietario di un’agenzia viaggi!

Non è l’unico amico pericoloso che ho ma lui ha un’aggravante in più: ha appena trasferito il suo ufficio accanto al mio: ciò significa che sono finita!

Stamattina ha preso il caffè con noi anche la sua collega Giulia– simpaticissima – ma 2 agenti di viaggio seduti di fronte a me non lo posso accettare!

Come previsto siamo finiti a parlare dell’imminente arrivo dell’estate. Delle meritate vacanze. Della Grecia – che amo – di Formentera – che amo – di Londra – che amo – di New York – che amo…e mi sono resa conto che amo troppo!

Non ce l’ho fatta: per paura di non trovare posto ho prenotato la settimana settembrina a Formentera ( Barbara ringrazia, lo so! Lei è peggio di me ☺ . ) ed opzionato una settimana in Grecia ( da decidere quando, con chi, dove. Ma non è importante. Anche da sola! )…ed era solo un espresso…la volta che ci facciamo caffèlatte e cornetto mi tocca chiedere il pensionamento anticipato!

Ora, seduta da Drops, sul divano Shabby, bevendo un caffè freddo perché la primavera è arrivata e si sente, aspettando l’arrivo del weekend che per me inizia alle 17 di ogni venerdì, non riesco a non ripensare ai giorni di sole e mare sulla sabbia bianca della piccola isola felice. Agli aperitivi al tramonto, alle cena in riva al mare, al Gazpacho ed alla Paella di Fonda Pepe e poi a lui, il mio cesto rosa e azzurro sapientemente dipinto a mano solo per me da OYA – piccola isola shabby della piccola isola felice.

In quel luogo il tempo pare essersi fermato.

Si è fermato anche nella mia testa ed è bellissimo.

E’ ancora estate.

C’è sempre il sole.

C’è sempre un motivo per festeggiare.

Buon complemese MissMess.

Quest’estate ti porto con me!

 

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Arca fa primavera!

E’ primaveraaaaaaaaa!!! Questo abbiamo pensato io e Sara venerdì mattina, baciate dal sole! Andando contro tutti i dettami logici che ci vorrebbero all’aria aperta al primo raggio che annuncia l’arrivo…

E’ primaveraaaaaaaaa!!!

Questo abbiamo pensato io e Sara venerdì mattina, baciate dal sole!

Andando contro tutti i dettami logici che ci vorrebbero all’aria aperta al primo raggio che annuncia l’arrivo della primavera dopo un inverno di sola pioggia, noi decidiamo di andare al cinema!

Io, appena uscita dalla mia dipendenza da sale cinematografiche, non dovrei nemmeno avvicinarmi ad un multisala; lei, che le frequenta solo per tenersi aggiornata in materia di lucide macchine rombanti e parlanti, principesse sul ghiaccio, pinguini in Madagascar, tutto disegnato ed animato, probabilmente si emoziona alla sola idea di vedere dei veri esseri umani sullo schermo!

L’essere umano in questione è il protagonista del film scelto.

Ozpetek il regista.

Il nostro capro espiatorio.

La scusa per vedere Francesco Arca.

L’attore Francesco Arca.

Proprio quello che stava sul trono della de Filippi.

Ed ora ho finalmente capito perché era lì.

Se l’è meritato tutto quel trono!

Ad onor del vero, Sara aveva già notato l’Arca in tempi non sospetti ma io ho sottovalutato il suo giudizio.

Chiedo venia e mi propongo di guardare e riguardare il suo film per espiare la mia colpa!

Il nostro programma è bellissimo: cinema matinée della domenica e poi pranzo da Mc Donald’s per dibattere in merito.

Trattandosi di Arca c’è di che dibattere!

 

Ovviamente non abbiamo fatto nulla di tutto ciò.

 

Io il film l’ho visto venerdì sera con la mia amica Fra, in piena forma comico/umoristica e molto ferrata – pure lei – in materia Arca.

Un venerdì sera di quelli che piacciono a me.

Un venerdì che mi rilassa più di un massaggio da 60 minuti con le pietre calde in una spa in montagna.

Cinema e cena.

Ora, dopo 2 ore di film emotivamente coinvolgente per il tema trattato, io e Fra siamo uscite emotivamente e fisicamente provate.

Gli occhi più di tutto.

Mi sono chiesta più volte se è giusto che certi uomini, noi donne, li dobbiamo guardare solo sullo schermo!

Se il mondo fosse giusto ci sarebbe un Arca per ognuna di noi.

Ci abbiamo mangiato su brindando con delle pinte irlandesi ma non è bastato.

Non abbiamo trovato la quadra.

Non mi resta che tornare al cinema con Sara.

Riguardare il film.

Riguardare Arca.

Ed alla fine confermare che, oltre lo sguardo magnetico, le spalle possenti, i tattoos che neanche il Canaletto, Arca sa anche recitare e lo fa benissimo!

 

Ragazze, propongo una matinée tutte insieme per domenica prossima! Se piove non fa nulla.

Arca fa primavera!

 

 

 

 

 

 

 

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